Neanche il tempo di presentare agli italiani la squadra del nuovo governo Draghi, chiamato a mesi difficili in cui saranno necessarie risposte alla crisi sanitaria ed economica, ed ecco che Matteo Salvini ha subito iniziato ad alzare la voce. Prevedibile, forse. Di sicuro precoce, considerando che le prime stoccate del leader della Lega a quelli che, teoricamente, sarebbero i suoi nuovi alleati, sono arrivate non appena la lista dei ministri è stata resa nota.
Nel commentare le scelte di Draghi, in collegamento con Enrico Mentana su La7, Salvini ha infatti subito chiarito che sarà necessario un cambio di rotta per gli esponenti giallorossi confermati nelle rispettive posizioni: “Speranza alla Salute e Lamorgese agli Interni o cambiano marcia o se andranno avanti come nell’ultimo anno e mezzo avranno bisogno di aiuto e sostegno”.Non proprio il modo migliore di iniziare una nuova avventura insieme, insomma. Salvini ha però anche garantito che, al momento, lavorerà per portare avanti il nuovo esecutivo: “Il Paese ha bisogno di salute, lavoro e riapertura. In questo momento l’Italia chiama. Forse stare fuori sarebbe stato partiticamente più utile”.Salvini ha anche dichiarato di aver lavorato durante le consultazioni sui temi, non sui nomi: “Io non ho mai dato fogliettini con nomi e cognomi al professor Draghi. Abbiamo chiesto il ministero per la Disabilità. Ed è stato creato. E poi abbiamo chiesto il ministero del Turismo. Non vediamo l’ora di cominciare”. Più diplomatico Silvio Berlusconi che invece si è tenuto su un commento bilanciato: “Forza Italia farà la sua parte. Accolgo infatti con soddisfazione la nomina a Ministri Renato Brunetta, Mariastella Gelmini e Mara Carfagna, sicuro che si impegneranno con l’abituale dedizione portando un contributo di competenza e di esperienza”.
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