I politici italiani proprio non vogliono Mario Draghi al Quirinale. Dopo mesi di complimenti smodati e richieste pelose di accettare di diventare il successore di Sergio Mattarella, quasi tutti sembrano aver ora ambiato idea. Tanto che l’unica a restare convinta di spostare Draghi alla presidenza della Repubblica, se pur in cambio di elezioni anticipate, è la leader d’opposizione di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Tutti gli altri, compresi Silvio Berlusconi, Enrico Letta, Luigi Di Maio, Carlo Calenda e Matteo Renzi, spingono invece per una sua riconferma a Palazzo Chigi fino alle elezioni del 2023. A questo coro si unisce ora anche Matteo Salvini. Ma la sua supplica a Draghi potrebbe nascondere il desiderio di levarselo politicamente dai piedi tra un anno.
“Condivido le parole del presidente Berlusconi su Draghi. Il presidente del Consiglio sta lavorando bene. Quindi mi auguro che vada avanti a lungo a lavorare bene da presidente del Consiglio”. Così dichiara Salvini durante una conferenza stampa convocata alla Camera per discutere della manovra economica che il Parlamento si accinge a varare prima delle festività natalizie.
Le parole di Salvini arrivano a stretto giro di posta rispetto a quelle pronunciate solo poche ore prima dagli altri leader politici. “Saremo i primi a collaborare lealmente all’attività di questo governo, che deve rimanere in carica per tutto il tempo necessario, fino al 2023. Fin quando saremo usciti dall’emergenza”, taglia corto il leader di Forza Italia Berlusconi. “L’Italia non può permettersi di perdere Mario Draghi in questo momento. È interesse del Paese che lui continui a guidare questa situazione”, si pone sulla stessa lunghezza d’onda del Cavaliere il ministro degli Esteri pentastellato Di Maio.
“Tutti vogliamo usare il resto della legislatura. Non vogliamo andare a votare. È il momento di mettere mano a riforme istituzionali. Il finanziamento dei partiti e la riforma dei regolamenti parlamentari che che limiti il trasformismo”, chiarisce il segretario del Pd Letta. “Occorre che dalle forze politiche, dai segretari di partito, arrivi un messaggio chiaro a Draghi che deve restare presidente del Consiglio fino al 2023. E possibilmente oltre, perché se abbiamo una stagione in cui poter cambiare l’Italia è questa”, mette nero su bianco il leader di Azione Calenda.
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