I dati del ministero dell’Interno sulla questione migranti e Coronavirus, tanto cara a Salvini, smontano le fake news che il leader della Lega va diffondendo quotidianamente. I dati, infatti, servono soprattutto a verificare se sia vero o falso quello che diceva l’autorevolissimo Salvini sui migranti infetti che portano COVID-19 agli italiani. Naturalmente si trattava di una bufala. Secondo i dati (finora inediti) del ministero dell’Interno – e ripresi oggi da Il Fatto Quotidiano e da Repubblica – da inizio pandemia e fino al 14 agosto, nelle strutture di accoglienza sono in totale 1.218 i migranti positivi (di cui 710 in quarantena alla data del 14 agosto). Un numero che se paragonato agli oltre 265 mila casi che ci sono stati in Italia, rappresentano poco più dello 0,4 per cento”.
Ecco, di questo stiamo parlando: dello 0,4%. Ma vediamo i dati alla luce anche degli sbarchi. Da inizio anno sono arrivati 17.985 migranti, 6.950 nei primi sei mesi del 2020. Fino al 30 giugno si contavano 603 positivi nei centri di accoglienza. A luglio e agosto gli sbarchi sono raddoppiati (11.035), mentre il contagio ha colpito altri 615 migranti. Una cifra che non spaventa la comunità scientifica, con Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità che spiega che a seconda delle Regioni, “il 25-40% dei casi sono stati importati da concittadini tornati da viaggi o da stranieri residenti in Italia”.
E ancora: “Il contributo dei migranti è minimale, non oltre il 3-5% è positivo e una parte si infetta nei centri di accoglienza”, ha detto il 17 agosto. “Nessun migrante positivo – spiegano dal Viminale – è attualmente in carico a presidi ospedalieri regionali”. Dopo l’ordinanza Musumeci sulla chiusura degli hotspot in Sicilia sospesa dal Tar su ricorso della presidenza del Consiglio le polemiche sui migranti e il loro arrivo nell’isola durante l’emergenza coronavirus non si placano. Così il Viminale ha deciso di diffondere i dati sui controlli a chi sbarca e sulla reale percentuale di contagiati.
Dal primo giugno sono stati effettuati 6.371 tamponi ai migranti sbarcati in Sicilia. “Per garantire la sicurezza sotto il profilo sanitario anche delle comunità locali, il Viminale ha sempre sottoposto a un attento screening sanitario tutti i migranti sbarcati in Sicilia – si sottolinea nella nota -. Dopo aver inizialmente previsto il test sierologico, dai primi di agosto è stato introdotto obbligatoriamente l’esame rinofaringeo, con una valutazione immediata del prelievo”.
Ti potrebbe interessare anche: Santanchè a rischio inchiesta per la gestione del Twiga. Balli, assembramenti e poche mascherine