Come già accaduto in questi mesi su tanti fronti, Matteo Salvini ha cambiato ancora una volta idea su un tema al centro del dibattito politico nel pieno dell’emergenza Covid, il blocco dei licenziamenti. Spiegando, ai microfoni della trasmissione Agorà su Rai Tre, che “bisognerà pensare come prorogare il blocco dei licenziamenti anche aiutando le aziende e i loro dipendenti, il 30 giugno è dietro l’angolo”.
“Per alcuni settori sicuramente bisogna prorogare il blocco – ha aggiunto Salvini – penso al commercio, al vino, ai salumi, settori che vanno assolutamente aiutati. Bisogna ragionare con i sindacati per fare qualcosa”. Una posizione ben diversa da quella sostenuta dallo stesso segretario della Lega soltanto qualche mese fa, quando chiedeva di non prolungare oltre giugno il blocco dei licenziamenti, perché “non c’è lavoro se non c’è impresa e non puoi ingessare le imprese”.
Salvini è tornato anche sul tema dell’immigrazione, soprattutto dopo la ripresa dei viaggi nel Mediterraneo verso l’Italia: “Devo parlarne con Draghi, non è possibile che nell’estate della ripartenza sbarchino decine di migliaia di clandestini”.
L’ex ministro dell’Interno ha concluso sottolineando di non credere che il governo attuale abbia una data di scadenza, perché “sarebbe irrispettoso chiedere oggi a Draghi cosa vuole fare in futuro”. E sui candidati del centrodestra alle prossime amministrative ha spiegato che ci sarà unità, lanciando una riunione la prossima settimana e dicendosi “per nulla preoccupato” dai sondaggi che vedono da mesi la Lega in calo nei consensi.
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