La Chiesa scende in campo, rompe il muro di silenzio e prende una posizione decisa contro il governo gialloverde, dopo aver tentato di ricucire uno strappo che pure era parso evidente nei mesi scorsi. Aveva provato ancora una volta Giuseppe Conte, il premier sempre più gradito agli italiani secondo i sondaggi, a gettare acqua sul fuoco, con tanto di visita privata a Papa Francesco condita da foto che ritrae i due sorridenti, intenti a stringersi la mano. Tra il governo e il mondo cattolico, però, alla fine è scoppiata la guerra.
Alla fine, secondo quanto scrive Repubblica, gli ultimi interventi pubblici di papa Francesco sul tema immigrazione avrebbero suonato come “una sorta di nulla osta ai vescovi italiani e al presidente della Cei Bassetti” per abbandonare la neutralità verso il governo. E in effetti la Conferenza Episcopale si è più volte espressa su posizioni del tutto contrarie a quelle dei due partiti di governo. Basta scorrere un po’ di cronaca.Un scontro iniziato ai tempi del caso Diciotti, a settembre 2018, con la Chiesa ad andare in soccorso di Salvini accogliendo i migranti bloccati a bordo della nave della Marina. Poi i richiami continui a non chiudere i porti, l’affondo della Lega sull’Ires, con le minacce di aumento. La critica di Bassetti alla manovra economica arrivata a novembre. L‘incontro “La nostra Europa” con tanto di allarme per “il vento xenofobo” che soffierebbe sull’Ue.I rapporti tra governo e Cei non sono stati (quasi) mai così tesi. Con la Lega il dialogo è praticamente al lumicino, ma anche sul fronte 5 Stelle le cose non vanno troppo bene. Non è un caso, fa notare Repubblica, se nei giorni scorsi il direttore de La Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro, ha parlato di “caos” come “strategia per il successo politico”. E non è un caso neppure se Bassetti ha bacchettato la politica che sui migranti “scarica il malcontento sociale degli italiani”. L’ultimo strappo è arrivato con il caso Sea Watch e Sea Eye. Ora, lo scontro si è fatto globale.