Matteo Salvini show durante la conferenza stampa alla Camera di mercoledì 2 marzo. Il leader della Lega annuncia la sua intenzione di recarsi presto in Ucraina per partecipare a manifestazioni in favore della pace. Promessa che lascia perplessi la gran parte degli addetti ai lavori. Poi, non pago, replica stizzito alle accuse apparse sul New York Times. Il quotidiano statunitense adombra il sospetto che il leader della Lega sia ricattato dalla Russia e che abbia preso denaro da Mosca. Illazioni che Salvini rispedisce al mittente.
“Per il New York Times io sarei ricattato dalla Russia? Sciocchezze. – taglia corto Matteo Salvini – Dispiace che un giornale così importante scriva queste sciocchezze. Ho tanti difetti ma mi godo la mia libertà. Non ho mai preso rubli, dollari o franchi svizzeri. L’ultima volta che sono stato a Mosca ho riportato in Italia solo Masha e Orso che ho comprato ai magazzini Gum per mia figlia. C’è un’inchiesta che ha trovato zero”, chiude così il discorso Russia.
Poco prima si era invece soffermato sulla situazione in Ucraina. “Stiamo pensando di esserci in presenza, perché una cosa è manifestare a Berlino, una cosa esserci”, dichiara esponendo la sua intenzione di recarsi presto fisicamente in territorio ucraino per partecipare a manifestazioni in favore della pace. “Dobbiamo portare in Ucraina dei combattenti di pace. È un rischio, ci stiamo ragionando, ma non deve essere un problema. Pensiamo a un grande movimento per la pace che vada a frapporsi in Ucraina tra il popolo e le bombe”, aggiunge il leader leghista.
“Magari il prossimo collegamento alla Camera lo facciamo settimana prossima da quei territori. – la butta poi lì – Se siamo in 100 è un conto. Se fossimo in 100mila è un altro conto, se fosse il Santo Padre a dirlo, nessuno potrebbe accusarlo di avere un doppio fine, di essere un amico di Putin”, conclude.
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