Matteo Salvini ha da pochi giorni dato il via alla sua campagna elettorale e già fioccano le polemiche. Stavolta il leader della Lega finisce nella bufera social per una frase sul mondo della scuola. Durante la festa della Lega a Domodossola di sabato scorso, Salvini si lamenta del fatto che in alcuni istituti scolastici l’appello venga fatto sempre per cognome e non per nome, per paura, sostiene, di discriminare quei ragazzi che sentono di avere una identità sessuale ancora “fluida”. Accuse che scatenano la reazione dei social dove il capitano del Carroccio viene in pratica accusato di fare un uso strumentale di questi temi così delicati solo per racimolare qualche voto in più. Durissimo il post su Facebook di Luca Bizzarri.
“In un’altra scuola elementare sul registro, e anche in una media, non si parla agli alunni coi nomi di battesimo. – rivela ad un certo punto un indignato Salvini – Quindi quando fanno l’appello non ci sono ‘Elena’, ‘Giorgio’, ‘Riccardo’, no. Si fa l’appello per cognome, per non discriminare, perché magari a sette anni c’è qualche bambino che si sente fluido. Questo non è futuro ma una follia assoluta”, conclude il leader della Lega scatenando la bufera social.
“Matteo, io ti sono amico, guarda che sono 100 anni che l’appello si fa per cognome, se dici così dimostri di essere un asino, tu e quello a fianco che annuisce. Non glielo ha detto nessuno”, così il comico Luca Bizzarri lo inchioda con un messaggio postato sulla sua pagina Facebook.
Sempre durante lo stesso comizio, Matteo Salvini si fa notare anche per un attacco scomposto al segretario del Pd Enrico Letta. “Sì, io sudo, non sono mica come quelli del Pd che non sudano mai. – attacca il leader leghista – Pensandoci, non ho mai visto Enrico Letta sudato. Però evidentemente ha una cultura maggiore. Insegnava a Parigi e spero che torni presto ad insegnare a Parigi perché la Francia non può privarsi di un contributo intellettuale così importante”.
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