Matteo Salvini parla, urla, si agita, strizza l’occhio ai no-vax, incoraggia manifestazioni contro i no-pass, dice di vedere e sentire Draghi ogni giorno, poi alla prova dei fatti il premier va dritto per la sua strada e lascia il leader della Lega con un pugno di mosche in mano. Salvini infatti ha dovuto ingoiare l’ennesimo boccone amaro e accettare l’obbligo voluto dal premier e dal resto del governo. Sul tema della scuola, spinto da ragioni di realpolitik e anche di armonia interna alla Lega, dice Sì. Ha ottenuto solo lo slittamento dell’obbligo del Green pass per i trasporti a lunga percorrenza dal primo settembre. (Continua a leggere dopo la foto)
Come spiega HuffPost, “nonostante il tentativo di dura opposizione leghista, la carta verde per tutto il personale non docente e per i professori, che vorranno varcare la soglia delle scuole, sarà obbligatoria e chi non mostrerà il documento sarà considerato assente ingiustificato, dopo cinque giorni ‘il rapporto di lavoro – si legge nel decreto – è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento’. Lo stesso discorso vale per i professori universitari. Negli Atenei anche gli studenti maggioranza dovranno esibire il Green pass”. (Continua a leggere dopo la foto)
Durante la Cabina di regia della maggioranza, a cui ha partecipato Massimo Garavaglia in rappresentanza della Lega, è arrivato il via libera a questo pacchetto di misure che nel pomeriggio è stato ratificato dal Consiglio dei ministri. E Salvini non ha potuto fare altro che prenderne atto. “Il clima era buono”, raccontano fonti interne, in fondo neanche l’esponente leghista ha battuto ciglio rassegnato a dover accettare la mediazione raggiunta dal premier Mario Draghi. (Continua a leggere dopo la foto)
“Che Salvini, contrario all’inizio sia all’obbligo vaccinale sia al Green pass, avesse cambiato rotta, costretto ad ammorbidirsi sulla scuola, lo si era intuito anche dalle ultime sue dichiarazioni, in cui era sparito il tema degli insegnanti”. Il premier Mario Draghi per tenere insieme la maggioranza e raggiungere un compromesso con la Lega concedendo loro qualcosa, come ha fatto sul tema della Giustizia con i 5Stelle, ha quindi escluso dal Green pass i clienti degli alberghi che vogliono mangiare al chiuso. Salvini parla, il premier decide.
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