Matteo Salvini sembra ormai aver perso definitivamente la battaglia sul green pass. Il lasciapassare verde, contrariamente alle aspettative del leader della Lega, verrà utilizzato in modo sempre più esteso. A certificare la sconfitta della vecchia linea leghista è stato anche il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. E pure Enrico Letta è voluto intervenire sulla questione per affondare il colpo contro il suo avversario. Ora è sulla richiesta di tamponi gratuiti per i lavoratori che si concentrano le speranza salviniane. Richiesta condivisa anche dal segretario della Cgil Maurizio Landini.
Che la Lega sia scesa a più miti consigli sul green pass lo ha certificato anche Giancarlo Giorgetti. “Le decisioni difficili e complicate assunte dal governo non sono state prese per limitare la libertà ma per aumentarla e per poter riaprire agli incontri. – ha detto il ministro dalla Fiera della calzatura di Rho – Con la collaborazione e la coesione di tutti gli italiani riusciremo a rendere ancora più grande il nostro Paese”.
Una sconfitta politica, quella del Carroccio, molto pesante secondo il segretario del Pd Enrico Letta. “Meno male che la parte principale della Lega ha deciso di non seguire Salvini e appoggiare invece la linea di responsabilità del governo. È la nostra linea, noi la portiamo avanti”, ha rivendicato Letta. “Draghi sta facendo tutto senza ascoltare le posizioni e le proposte Salvini. Ed è il motivo per cui le cose stanno andando bene”, ha poi aggiunto il leader Dem, secondo il quale Salvini sarebbe “totalmente irrilevante”.
L’unico spiraglio di trattativa ancora aperto sul tema green pass resta quindi quello dei tamponi gratuiti per i lavoratori che non vogliono sottoporsi alla vaccinazione. Anche se il premier Draghi non sembra sentirci bene nemmeno da quell’orecchio. “Stiamo ancora combattendo per tamponi gratuiti o sottocosto a bimbi, disabili, anziani, a chi non si può permettere di spendere centinaia di euro in tamponi”, ha fatto sapere Salvini. Posizione sui tamponi condivisa anche da un suo storico avversario come Landini. “Non si può pagare per lavorare. Il governo non ha scelto l’obbligo vaccinale ma l’altra strada quella del Green pass, che puoi anche avere facendo i tamponi”, ha detto il segretario Cgil. Ma Draghi per il momento tace e tira dritto.
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