La Lega e i Cinque Stelle sono sempre più lontani. Lo testimoniano le parole di Matteo Salvini, suonate come una sorta di ultimatum tanto al premier Conte quanto a Luigi Di Maio: o si avanti insieme, dicendo tanti sì, o il Carroccio è pronto a farlo da solo. Salvini ha parlati durante un comizio ad Adro: “Siamo al governo solo e soltanto per fare le cose importanti. Se non riusciamo andremo avanti da soli, ma non ci fermiamo. Abbiamo aspettato anche troppo”.
“Chi in Europa sta con il presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel, in Italia non può stare con la Lega” ha poi aggiunto riferendosi al voto dei 5 Stelle a favore della candidata alla presidenza della Commissione europea Ursula von der Leyen. Salvini ha ribadito che la Lega “non è attaccata alle poltrone: o da adesso arrivano tanto sì o, altrimenti, noi non abbiamo tempo da perdere. Non accetterò più un minuto di stare al governo con chi dice no. Qualunque decisione prenderò, la prenderò per i miei figli”.
Il leader leghista ha comunque elogiato, al netto di un clima di evidente tensione, il collega Luigi Di Maio, definendolo “coerente e un gran lavoratore”. “Ma – ha poi aggiunto – devo dire che negli ultimi mesi qualcosa è cambiato. Non mi spaventano le offese alla mia persona ma mi spaventano i continui no”.
Altro tema affrontato da Salvini è quello delle autonomie: “Io voglio unire questo Paese – ha dichiarato il ministro dell’Interno – e per governare bisogna passare dalle autonomie. Non accettiamo un no come sta invece succedendo. Il governo passa dalle autonomie” ha aggiunto lasciando intendere che questa è una delle partite su cui si deciderà il futuro dell’esecutivo.
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