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Salvini rilancia la fake news sull’olio tunisino che invade l’Italia. Come stanno davvero le cose

Matteo Salvini e la passione per le fake news, rilanciate e pompate dalla “Bestia”, il suo apparato di comunicazione. Martedì ha ritirato fuori tutta la panoplia di fake news sull’Unione europea, raccontando a “Unomattina” che l’Italia è invasa dall’olio tunisino e dal riso cambogiano, mentre l’Europa ci riempie il frigo di carne agli ormoni. Il leader della Lega, che per undici anni è stato deputato europeo, mente sapendo di mentire e di poter beneficiare dell’ignoranza di chi lo intervista.

L’Ue ha vietato la produzione e importazione di carne agli ormoni nel 1988, quando l’adolescente Salvini partecipava a “Doppio slalom” su Canale 5. L’Ue ha imposto dazi antidumping sul riso importato dalla Cambogia a gennaio 2019, dopo una battaglia condotta in modo bipartisan dagli ultimi due governi italiani, cioè anche quello di cui fa parte Salvini.

L’Ue nel 2015 ha offerto alla Tunisia una quota senza dazi di 35 mila tonnellate all’anno per le esportazioni tunisine di olio d’oliva per cercare di risollevare le sorti economiche del paese colpito dagli attentati terroristici e, dunque, evitare ulteriore pressione migratoria verso l’Europa.

Ma quelle 35 mila tonnellate non sono arrivate in Europa, perché la Tunisia ha un’altra quota da 56.700 tonnellate a dazi zero che non è riuscita a coprire. Salvini naturalmente si è dimenticato anche di dire che l’Italia non è autosufficiente sull’olio: ne consuma più di quanto ne produce (non basterebbe tutto quello esportato dalla Tunisia) e quindi lo importa soprattutto da Spagna e Grecia.

Con l’olio tunisino l’industria italiana fa perfino un giochetto (il perfezionamento attivo) per importarlo ed esportarlo fuori dall’Ue senza pagare dazi. Con l’autarchico “Prima l’olio italiano”, invece, saremmo costretti a tornare a burro e strutto, come si faceva ai tempi della povertà vera in Veneto, Lombardia e Piemonte.

Grazie all’Ue, consumatori e imprese italiane stanno meglio, ma questo non interessa a Salvini. Il suo “è stata l’Europa”, in realtà, nasconde il vuoto di idee su cosa fare in Europa.

 

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