Mentre il Pd e i Stelle sonnecchiano, perché con la Lega ci stanno insieme al governo e di fatto non esiste un’opposizione, chi sta dando del vero filo da torcere a Salvini in questi giorni sembra essere solo Fedez (e anche la moglie Chiara Ferragni). La battaglia per il Ddl Zan sta portando a uno scontro continuo tra il cantante e il Carroccio, e l’enorme influenza social dei Ferragnez sta già portando i suoi frutti sul tema della sensibilizzazione soprattutto tra i giovani, la vera speranza per il futuro. E così dopo aver attaccato la Lega in generale, e poi il senatore Ostellari (vero responsabile del blocco del Ddl in Commissione Giustizia al Senato), Fedez ora torna all’attacco del leader Matteo Salvini. Un botta e risposta che ha subito fatto il giro dei social. (Continua a leggere dopo la foto)
“La cosa interessante è questa”, ha scritto il rapper su Twitter, “quando loro raccolgono 99mila firme (contro il coprifuoco, ndr) è una grande vittoria, quando dall’altra parte ci sono quasi mezzo milione di firme pro ddl Zan se ne fregano altamente. Tragicomico”. Nella giornata in cui il testo sull’omotransfobia è stato sbloccato al Senato (pur mancando ancora una data d’inizio esame) ma affidato come relatore al leghista Andrea Ostellari, Fedez commenta: “Neanche il tempo di festeggiare”. La risposta di Salvini (i due più di una volta in passato si sono beccati) è arrivata via Instagram. (Continua a leggere dopo la foto)
“Caro Fedez, non solo ti ammiro come artista, ma ti ringrazio come cittadino, per i generosi contributi che hai dato per la costruzione dell’Ospedale anti-Covid in Fiera a Milano e per aiutare i lavoratori dello spettacolo in difficoltà. Non è tempo di polemiche ma di ricostruzione, per cui sarei ben contento di incontrarti per parlare di diritti, lavoro e libertà. Chi discrimina, insulta o aggredisce in base al colore della pelle, all’aspetto fisico o alle scelte in amore è un cretino e va punito”, scrive Salvini. Che poi aggiunge. (Continua a leggere dopo la foto)
“Senza togliere a nessuno la libertà di pensare che un bimbo abbia diritto ad avere una mamma e un papà e che l’utero in affitto sia una barbarie sulla pelle delle donne. Sperando che tu possa firmare a sostegno della nostra battaglia di libertà ‘no’ coprifuoco, come altri 119.556 cittadini hanno già fatto in soli tre giorni, ti saluto in attesa di conoscerti”.
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