Matteo Salvini è tornato ospite in una delle sue trasmissioni preferite, una di quelle in cui si sente a casa, e cioè “Non è l’Arena” di Massimo Giletti, in onda su La7. Ieri sera, il leader della Lega, in collegamento video, prima di parlare della situazione politica ha voluto mandare il suo “bacione” alla figlia Mirta: “Buonasera a tutti e alla mia bimba se mi guarda da casa prima di andare a nanna”, ha detto Salvini. E subito dopo si è accodato Giletti, scatenando le proteste sui social per il modo in cui ha gestito la situazione e per le parole che ha usato. Giletti ha infatti aggiunto: “La saluta anche lo zio Giletti visto che siamo alla famiglia allargata la domenica”.
Molti utenti su Twitter si sono scagliati contro Giletti e hanno definito “vergognoso” il siparietto tra il conduttore e Salvini. Ma non è stato il solo episodio che ha fatto discutere. Salvini, infatti, ormai entrato pienamente nella parte di chi mente sapendo di mentire, ha sostenuto: Io potrei stare a casa il sabato e la domenica eh, perché io vado in Senato il martedì, il mercoledì e il giovedì quando si lavora però io la sento nella pelle e alcuni problemi devi proprio toccarli con mano”. Così ha detto in diretta. Non una parola da parte di Giletti, il quale dopo il bacione alla “nipote” acquisita, avrebbe potuto far notare a Salvini che in realtà lui al Senato non ci sta mai.
E pensare anche che proprio poco prima di questa bugia, Salvini stesso aveva annunciato l’intenzione di visitare tutta l’Emilia Romagna entro i prossimi 76 giorni, in vista delle elezioni regionali. Del resto ormai di tour lui è esperto… Da quando Salvini è tornato un semplice Senatore è molto più facile tenere d’occhio la sua attività parlamentare. E non si può dire che il sedicente Capitano brilli per le sue presenze in Aula. Per un mese infatti, dall’11 settembre al 16 ottobre Salvini al Senato non si è fatto vedere. La ragione? Era impegnato in Umbria per la campagna elettorale a visitare piazze, mercati, paesi e borghi.
Non che la cosa sia proprio una novità. Quando era parlamentare europeo (e l’ultimo mandato da consigliere comunale a Milano non ha fatto eccezione), Salvini si era contraddistinto proprio per il suo assenteismo, tanto da essere stato richiamato dai suoi colleghi eurodeputati. Ma si sa, a Salvini piace andare ad incontrare la gente e “toccare con mano i problemi veri” invece che andare a lavorare per risolverli. È successo quando al Parlamento europeo gli hanno dato del “fannullone” e dell’assenteista. È successo quando era ministro dell’Interno e al Viminale non c’era mai. E succede ora che è senatore e al Senato non si vede. Ma si sa, nella famiglia allargata di Giletti queste cose è bene non farle notare. Mandiamo bacioni.
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