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Salvini, altra diretta altra balla: “Il governo ha deciso di chiudere i negozi!”. Ma non è vero

In evidente calo, in evidente ansia da comunicazione, in evidente difficoltà elettorale. Il Salvini dell’estate 2020 è tutt’altra storia rispetto al Salvini dell’estate 2019. Solo un tratto continua a rimanere identico: quello di sparare balle e diffonderle via social per innescare il solo, squallido meccanismo delle fake news. L’ultima è arrivata ieri, a commento della decisione del governo di chiudere le discoteche in seguito all’aumento vertiginoso dei contagi da Covid-19. Il leader della Lega Matteo Salvini ha infatti pubblicato sulla sua pagina Facebook un video in cui afferma che il Governo abbia deciso di tornare a chiudere negozi e locali per l’emergenza Covid-19.

Ha anche aggiunto: “Mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro”. Ovviamente, si tratta di un’informazione sbagliata e anche pericolosa. La popolazione va rassicurata che sul fatto che le cose non stanno assolutamente così, e infatti i negozi continuano a essere normalmente aperti, al contrario di quello che dice Salvini. Secondo quanto riportato nell’ordinanza del Ministro della Salute, infatti, non è prevista la chiusura di negozi e locali.

Nel documento del Governo si legge infatti: “Sono sospese, all’aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico”. Quella di Matteo Salvini, insomma, risulta un’esagerazione, laddove in realtà la sospensione riguarda locali specifici e non dei negozi in generale.

Nel testo del governo si legge anche: “Ferme restando le disposizioni di cui all’articolo 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 agosto 2020, citato in premessa, ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19 sono adottate le seguenti ulteriori prescrizioni: a) è fatto obbligo dalle ore 18.00 alle ore 06.00 sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale”.

 

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