Che non abbia mai brillato per decoro e senso delle Istituzioni è cosa risaputa. Ma quando ci va a finire di mezzo il Capo dello Stato, allora si capisce che forse stavolta il limite è stato un po’ superato. Ci risiamo, Salvini ne combina un’altra delle sue e tira in ballo Mattarella. Su Radio 24, in mattinata, il leader della Lega aveva preannunciato che si sarebbe rivolto al Capo dello Stato: “Chiamerò il Presidente della Repubblica per chiedergli se è normale che la Camera sia bloccata dai decreti sicurezza da cancellare: non mi sembra che riaprire ora i porti sia l’urgenza del Paese”. Subito dopo ha chiesto un incontro, che il Presidente ha concesso senza esitazione. Ma doveva essere un faccia a faccia riservato.
Invece, una volta uscito da lì, Salvini l’ha sbandierato ai quattro venti, manifestando il suo disappunto per la decretazione d’urgenza usata per cambiare la legge più importante dei suoi 15 mesi al Viminale. Una condotta che non deve avere fatto piacere al Quirinale. A raccontarlo è Concetto Vecchio su Repubblica. Il leader leghista aveva chiesto un incontro per discutere del nuovo decreto immigrazione, che rischia di bloccare i lavori del Parlamento in un momento particolarmente delicato per il Paese, secondo quanto spiegavano fonti leghiste.
Nel corso del colloquio, definito disteso e cordiale, Salvini – si aggiunge – ha anche espresso preoccupazione per la situazione economica e sociale italiana, in particolare sui temi della salute e della tutela di medici e infermieri, sulla scuola e la mancanza di personale e strutture adeguate, lamentando la mancanza di dialogo con le parti sociali e il Parlamento da parte del governo. Ospite in serata di ‘Cusano Italia Tv’, Matteo Salvini ribadisce le ragioni del suo ostruzionismo in Parlamento e rimarca ancora il suo incontro con Mattarella.
“Mi sembra surreale – avverte il leader della Lega – che il Parlamento, invece di parlare di emergenza Covid, sia bloccato per il fatto che la sinistra, per ideologia, vuol tornare a spalancare porti e portafogli di cui ho parlato anche oggi con il presidente Mattarella. Non riporto le considerazioni del capo dello Stato, ma ricordo che un decreto che per essere ritenuto tale deve avere necessità di urgenza. Dov’è l’urgenza? Parliamo dell’urgenza del tema sbarchi?”. Eppure l’incontro tra Mattarella e Salvini doveva rimanere riservato?
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