Matteo Salvini è infuriato con Mario Draghi. Durante la sua ultima conferenza stampa, il presidente del Consiglio uscente ha puntato il dito contro i presunti ‘amici’ di Putin presenti nel nostro Paese. “In Italia ci sono pupazzi prezzolati al servizio di Putin”, ha accusato Draghi senza però lasciarsi sfuggire alcun nome in particolare. Riferimento che però ha fatto fischiare le orecchie al leader della Lega che gli risponde in maniera piccata.
“Quelle di Draghi sono state parole gravi e vorrei che andasse avanti. – attacca Matteo Salvini ospite di Radio anch’io su Rai Radio1 – Ha parlato di persone corrotte e pupazzi. Se ha dei nomi, nel mondo dell’impresa o del giornalismo, di persone corrotte o finanziate dalla Russia li faccia oppure sono chiacchiere al vento di una certa gravità. Lo sostengo da mesi. Il mio giudizio su Putin prima e dopo la guerra è cambiato. Prima tutti andavano in Russia e facevano affari. Se scateni una guerra è chiaro che passi dalla parte del torto”, aggiunge il leader della Lega prendendo così nettamente le distanze dal presidente russo.
Parlando delle sanzioni alla Russia, Matteo Salvini chiarisce poi che “abbiamo sempre votato in Italia e in Europa tutti i provvedimenti. Io chiedo solo, come stanno facendo gli economisti del mondo, se queste sanzioni stanno fermando la guerra. Stanno mettendo in ginocchio la Russia? Le bollette di luce e gas sono anche figlie di quella guerra. Non vorrei fossero i lavoratori a pagarne il prezzo”, polemizza.
Poi conclude la sua intervista tornando sulla sua proposta di abolizione del canone Rai. “In tanti Paesi europei il servizio pubblico radiotelevisivo non è finanziato dal canone, dai cittadini. È un altro onere in bolletta che è già pesante. La Rai è una grande azienda che può incassare dalla pubblicità”, spiega Salvini.
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