Salvini sta pagando – e non poco – l’attuale situazione politica e pandemica. Il grande consenso che aveva prima dello scoppio del dramma coronavirus sembra essersi completamente sgretolato sotto il peso della realtà e delle necessità reali delle persone. Le sue urla, i suoi giubbotti della polizia, le sue fake news, i suoi rutti e cocktail in spiaggia sembrano un lontanissimo ricordo. Salvini è stato completamente cancellato dall’immagine di Conte. Per la Lega non è un bel momento: le inchieste sulla gestione – pessima – dell’emergenza coronavirus in Lombardia, la spaccatura tra il leader e Giorgetti, gli abbagli presi sul Mes, una folla sempre meno sensibile all’odio propagato da Salvini e sempre più bisognosa di risposte concrete e di tranquillità. E così, i sondaggi di SWG illustrati da Enrico Mentana per il Tg di La7 dicono che la maggioranza relativa degli italiani vuole continuare con l’attuale governo anche dopo la fine dell’emergenza coronavirus. Ciao ciao Salvini, ciao ciao Lega.
Tra questi l’80% degli elettori del Partito Democratico, il 74% degli elettori del MoVimento 5 Stelle e il 50% degli indecisi. Quest’ultimo dato è molto interessante perché significa che anche quelli che ancora non hanno deciso con chi schierarsi riconoscono al governo Conte una certa autorevolezza e competenza. Il 17% invece vuole formare un governo di unità nazionale, ovvero il progetto strisciante che in questi giorni gira tra settori della maggioranza e della minoranza con premier Mario Draghi.
Per quanto riguarda invece le percentuali di voto, anche nel sondaggio SWG la Lega è ormai stabilmente sotto il 30% e continua a perdere voti rispetto alla settimana precedente ma in questo caso li guadagna Fratelli d’Italia, che fa un balzo di mezzo punto percentuale arrivando alle costole del Movimento 5 Stelle, l’altro partito che ha perso tantissimi punti rispetto alle ultime elezioni nazionali.
In crescita il Partito Democratico e persino Forza Italia, la quale batte un colpo con una crescita percentuale di mezzo punto. Italia Viva di Matteo Renzi si attesta al 3,1% mentre Azione di Carlo Calenda fa un piccolo passo avanti a discapito di +Europa che perde lo 0,4. Questa è la situazione al momento, anche se di elezioni, è bene dirlo, non se ne parla proprio.
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