Il leader della Lega Matteo Salvini in un colloquio con Il Foglio parla di Enrico Letta e continua a lanciare i suoi attacchi, dimostrando di avere poco rispetto per l’appello lanciato sia da Mattarella sia da Draghi sul mantenere toni bassi e unità in vista dell’approvazione di norme importantissime per la ripresa dell’Italia. “E’ ossessionato da me – attacca Salvini. – Devo dire che mi ha deluso: questi anni a Parigi gli hanno fatto male, pensavo meglio. È un radical chic, figlio dei salotti. Contento lui…”. Poi aggiunge: “Gli piacerebbe che noi uscissimo dal governo: se lo scorda. Adesso vediamo che succederà. Di sicuro noi stiamo dentro e stiamo bene”. (Continua a leggere dopo la foto)
Poi Salvini aggiunge: “Zingaretti lo conosco, e con lui mi sono confrontato diverse volte, il nuovo segretario del Pd l’ho visto una volta sola e mi basta. Non do giudizi, fate voi. Dico solo: contento lui”. Quanto alla proposta della tassa di successione lanciata da Letta per ricavare dai più ricchi dei fondi da destinare ai più giovani, Salvini è netto: “È una fregatura, siamo contrari, come Lega diremo sempre di no a una roba simile. Magari anche il premier Draghi la pensa come noi”. E infatti poi il premier ha rigettato la proposta. (Continua a leggere dopo la foto)
Sul fronte Copasir il leader della Lega rivela di aver telefonato al presidente Volpi e di avergli detto: “Sai che c’è? Dimettiamoci, basta alibi, non siamo attaccati alle poltrone”. Infine, un passaggio sulla difficile partita dei candidati per la corsa alle amministrative, a Roma e Milano: “Sicuramente scapperà fuori il miglior nome possibile”. Ma il centrodestra è in netto ritardo e in netta difficoltà, divorato dalla guerra interna per la leadership tra Meloni e Salvini.
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