La Lega è pronta o no ad andare al voto? Un interrogativo che ha agitato parecchio il centrodestra nelle ultime ore, dopo che Giorgia Meloni aveva sollevato dubbi sulle reali intenzioni del Carroccio, che al contrario di Fratelli d’Italia sostiene il governo Draghi. E che ha chiamato direttamente in causa il segretario Matteo Salvini, che ha cercato di rassicurare l’alleata senza però spegnere del tutto le polemiche interne alla coalizione.
Ad agitare gli animi tra le fila sovraniste sono state le anticipazioni del libro di Bruno Vespa “Perché Mussolini rovinò l’Italia”, nel quale Salvini ha commentato così l’idea di un possibile salto del premier Mario Draghi al Quirinale, come prossimo presidente della Repubblica: “Anche se ci andasse, non credo che ci sarebbero elezioni anticipate”. Parole che non sono piaciute affatto a Giorgia Meloni.
“Non so perché Salvini abbia cambiato idea rispetto a ciò che diceva prima – ha subito attaccato Meloni – i cittadini italiani esistono o no? Possono dire la loro? Se non ce ne frega più niente, è un problema perché non si chiama più democrazia. Le maggioranze arcobaleno non funzionano, ma se si sono trovati bene in questo Governo non posso che prenderne atto. Noi restiamo all’opposizione”.
Alla fine è arrivata la replica della Lega, che si è detta “pronta ad andare al voto in qualsiasi momento”, sostenendo che siano Pd e M5S, piuttosto, a fare di tutto per scongiurare questa ipotesi. La tensione, però, resta alta nel centrodestra, con Salvini che ha aggiunto: “Il problema più urgente sono le amministrative del prossimo anno, per evitare una nuova debacle”.
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