Matteo Salvini, in caduta libera nei sondaggi anche dopo il voto, non riesce più a “bucare” nemmeno il web.
L’anatomia della lenta morte politica del leader leghista in un’analisi di Emanuele Loria su La Repubblica: “Ci sta provando in ogni modo, tagli di nastro, annunci di grandi opere e piccole bretelle, una comunicazione omnibus che va ben oltre la materia di competenza, ovvero le Infrastrutture”.
“Per dire – prosegue Loria -, ieri, in un solo giorno, Matteo Salvini ha dato del ‘rompipalle’ a chi vuole pagare il caffè con la carta di credito, ha sentenziato che difficilmente si chiuderanno in tempo tutti i cantieri del Pnrr, ha fatto sapere che sul piano diplomatico con la Francia ‘non c’è più problema’, ha promesso ‘un’Italia federale e presidenziale’ entro la fine della legislatura e naturalmente si è soffermato sulla sua antica lotta all’immigrazione clandestina: secondo il leader della Lega ‘due mesi fa eravamo soli, abbandonati, dimenticati. L’Ue ha capito che l’aria è cambiata’. Vero, non vero, verosimile: poco conta”.
“L’importante è dichiarare: un’ossessione figlia dell’esigenza di riconquistare consenso” che però Salvini sta mancando puntualmente, nel tentativo oggi veramente complesso di “oscurare” Meloni.
Nei sondaggi non si leggono i benefici dell’effetto-governo: “Di certo, sul web Salvini ha smesso di spadroneggiare. Lo dice una ricerca dell’osservatorio nazionale della Fondazione Italia digitale sul rapporto fra l’esecutivo e i social nel primo mese di governo: se, nelle tre principali piattaforme (Facebook, Instagram, Twitter) il Capitano è ancora tale per numero di fan, viene invece scavalcato proprio da Giorgia Meloni per l’engagement medio per post”.
“L’engagement-spiega Loria- è l’indice delle interazioni ‘reali’, attraverso like, commenti, clic su link che riportano ad altre pagine”.
Sandro Giorgetti, responsabile dell’osservatorio di Fondazione Italia digitale, analizza: “Salvini ha accumulato un alto numero di follower negli anni passati, ai tempi della ‘bestia’. Ma quest’indice è scarsamente indicativo, perché è raro che i follower restano lì nel tempo, è raro che annullino la propria adesione. L’engagement è uno specchio più fedele del consenso”.
E per adesso, “Meloni gode della curiosità e dell’attenzione per il suo nuovo ruolo mentre sui social Salvini è in fortissima discesa”.
Così, per Salvini, via allo sgranare rosari, che però non lo premia, come non lo premiano più le scarse reazioni alle frasi sopra le righe come “gli uccelli che non sono scemi” e “svolazzano tutto intorno” al fantomatico ponte sullo Stretto di Messina.
“I suoi lo guardano con la benevolenza di chi ha avuto un posto in lista , ma con la consapevolezza che alcune battaglie elettorali dovranno attendere: su pensioni, flat tax, pace fiscale c’è in manovra molto meno di quanto promesso”.
E se il Capitano lascia scivolare a terra la sua fascia, sono tutti pronti a raccoglierla.