Se Giorgia Meloni sogna sotto sotto la conquista di Roma, ragionando sulla possibilità di correre per la conquista del Campidoglio al termine del mandato di Virginia Raggi, Matteo Salvini non è invece per niente convinto della bontà dell’ipotesi. E, senza troppi giri di parole, ha stroncato pubblicamente l’idea che la leader di Fratelli d’Italia possa in un futuro non lontano guidare la capitale: “Roma ha bisogno di un manager come sindaco, non di un militante”.
Con queste parole, rilasciate al Tg 2, il leader della Lega ha sostanzialmente chiuso la porta in faccia all’ipotesi di una candidatura della Meloni appoggiata anche dal Carroccio: “Cinque anni fa abbiamo sostenuto Giorgia Meloni, in questo momento le città hanno bisogno di manager. Comunque come centrodestra siamo una squadra, ragioniamo da squadra e vinciamo da squadra. Mi piacerebbe candidare persone anche senza tessera in tasca”.
Parole che suonano come una bocciatura forte nei confronti della Meloni, che di recente aveva lasciato aperta la porta di una sua corsa al ruolo di sindaca di Roma: “Non sai mai dove ti porta la vita”. Una frase che evidentemente non deve essere piaciuta a Salvini, subito all’attacco dell’alleata con la quale da tempo i rapporti si sono fatti burrascosi, anche a causa di quei sondaggi che vedono Fratelli d’Italia pericolosamente in rimonta sulla Lega.
Salvini ha comunque approfittato dell’occasione per andare all’attacco della Raggi: “Ha preso fuoco un altro autobus in servizio sulla Tiburtina. Un tram ha centrato un autobus. Nel deposito che ho visitato i rom ne hanno bruciati diversi. Il cambiamento con Raggi? Non mi pare sia riuscito”. Ma lo strappo resta, netto. E, unito alle mani tese di Berlusconi al governo, dà l’idea di una coalizione sempre meno unita.
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