Come un marito lasciato ma ancora innamorato, consapevole dei propri errori ma pronto a recitare il mea culpa e tendere ancora la mano al vecchio amore. Matteo Salvini non vuole convincersi alla separazione da Luigi Di Maio e, nonostante sia stato lui a porne le basi aprendo la crisi di governo, cerca in ogni modo di ricucire lo strappo. Lo fa con una serie di messaggini, riprendendo innanzitutto uno scambio di opinioni virtuale che è comunque preferibile al silenzio assoluto dei giorni passati.
Salvini sa, però, che Di Maio non è disposto a perdonargli facilmente la crisi. “Lui non si fida — avrebbe ribadito il leader leghista in una delle telefonate con i suoi parlamentari, stando a quanto rivelato dal Corriere della Sera — Io semplicemente gli ho fatto sapere che quando vuole sono pronto”. Il leader della Lega ha puntato il dito contro Conte: “Il fatto è che Salvini negli ultimi giorni ha confidato ai suoi che per separarmi da Luigi il presidente del Consiglio dimissionario ha giocato un bel ruolo”.
A proposito di Conte, Salvini confessa: “Più di una volta mi ha sconsigliato di contattare direttamente Di Maio, ‘non preoccuparti, ci penso io’. E io cosa avrei dovuto fare? Mi sono fidato…”. Quasi un tentativo di sabotaggio, a suo dire, che alla fine ha portato come risultato il crollo delle certezze gialloverdi e la rottura tra il mondo leghista e quello pentastellato.
“Detto questo, appunto, la fiducia non è recuperata: Il punto è quello. Perché il resto…si tratterebbe solo di aggiornare il programma. Però, per farlo dovremmo metterci intorno a un tavolo. Insomma, la questione resta quella di ricostruire il rapporto personale e umano tra i due. L’offerta a Di Maio di fare il premier, seppure non discussa con l’interessato, resta in campo”.
Tutti ai piedi di Conte. È sempre lui il più amato dagli italiani