Matteo Salvini sbatte la porta in faccia a qualsiasi velleità di introdurre anche in Italia una legislazione che tuteli la pratica dell’utero in affitto, o gestazione per altri come viene definita adesso. Il leader della Lega parla di questo delicato argomento durante la presentazione del libro dell’europarlamentare leghista Simona Baldassarre, dal titolo ‘Inchiesta di un politico. il mondo di sotto. Donne sfruttate e bambini venduti’, svoltasi a Palazzo Brancaccio, a Roma. Salvini non ha alcun dubbio: “Certe pratiche ricordano il nazismo”.
“Qualcuno ci aveva provato a selezionare la razza, i bambini biondi, l’occhio azzurro, a me certe pratiche ricordano il nazismo. Sono sei miliardi di business, bisogna avere il coraggio di dirlo”. Così Salvini replica ad una domanda su cosa ne pensi della pratica dell’utero in affitto. “Sulla vita, sulla lotta alla droga, su questo non vado a trattare. Lavoriamo a una proposta di legge di iniziativa popolare, farò di tutto per mettere fuori legge queste schifezze”, puntualizza con decisione allargando il discorso ad altri temi etici.
“Io non giudico gli altri, ma siamo dalla parte giusta della storia”, prosegue Matteo Salvini definendo l’utero in affitto “un indegno supermercato online”. Secondo il leader della Lega quello che si nasconde dietro questa spinta ideologica è “un disegno più grande, al di là dell’abominio dell’utero in affitto”.
Ad esempio, ricorda ancora riferendosi al dibattito sulla legalizzazione della cannabis, “a Genova il messaggio che è uscito è ‘qualche droga ai ragazzi gliela possiamo dare perché non fa così male’, detto da qualche ministro”. Altro discorso per il ddl Zan sull’omotrasnfobia dove, rivendica, “abbiamo vinto, e mamma e papà possono continuare a essere mamma e papà. Vi ricorderete Fedez al Primo maggio. E così sul fine vita”, conclude il segretario del Carroccio.
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