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Emorragia continua! Salvini, la sua pagina perde ancora like: -17.000

Salvini si era abituato a crescere, sia nei sondaggi, sia nel numero di like sulla sua pagina social. Ma dopo lo strappo con il governo Conte, e l’ennesimo tradimento (stavolta a scapito di Di Maio, ma prima era toccato a Berlusconi e Meloni), molti follower hanno iniziato ad abbandonare anche su Facebook il loro Capitano. Un’emorragia da quasi diecimila fan ogni giorno. Il curioso fenomeno della perdita di iscritti che sta soffrendo Matteo Salvini, cresce in modo continuo.

Nelle successive 36 ore alla rottura la pagina del Capitano è arrivata a perdere in totale quasi diecimila fan, passando dai 3 milioni e 748mila ai 3 milioni e 739mila da venerdì pomeriggio a domenica mattina. Oggi, altro dato. Siamo scesi a 3 milioni 733mila.

Da domenica a martedì ne ha dunque persi altri 6mila. Non pochi. Numeri che parlano davvero chiaro. Sicuramente molti “dislike” sono dei tanti grillini che si erano innamorati anche di Salvini all’epoca del governo tra Lega e M5S. Ma dopo la rottura stanno decidendo di togliere il mipiace. Ma da quello che si apprende non sono solo loro, sono tanti elettori che avavno scelto Salvini ma che sono rimasti delusi. Dall’inconcludenza di questo governo che a parte bruciare miliardi di euro non ha fatto nulla. E sono rimasti delusi dall’alleanza con i 5 Stelle.

Il Casaleggio di Salvini, ovvero Luca Morisi con la sua crew di espertoni a carico del ministero dell’Interno o della vicepresidenza del Consiglio (ci costa la bellezza di mille euro al giorno di soldi pubblicissimi), non sembra apparentemente preoccupato e sfotte chi esagera i numeri dell’emorragia per metterlo sotto pressione.

Ma il dato nudo e crudo esiste e a questo punto potrebbe avere tante spiegazioni. Una l’ha già messa in campo proprio Morisi con lo slogan “Gratta il deluso, trovi il piddino!”. E con il biglietto della lotteria per smascherare il falso deluso: “I nostri polli, anzi grilli, li conosciamo”. La Lega, spiega oggi Erica Dellapasqua sul Corriere della Sera, “vorrebbe svelare, così, che in realtà dietro ai presunti elettori delusi da Salvini ci sarebbero invece gli avversari grillini. Un bluff, insomma”.

Ma un fenomeno che assume proporzioni così vaste difficilmente potrebbe essere spiegato così. A meno di non postulare che sia possibile taroccare i numeri anche in positivo, e quindi che tutto questo hype sulle pagine web e sul loro successo sia solo un grande bluff. Dietro potrebbe esserci la sfida finale tra la Bestia di Salvini e la Rousseau di Casaleggio.

La verità, semplice, è che il voto – e dunque l’elettorato – è sempre più mobile. E gli italiani fanno presto a innamorarsi follemente di qualcuno e poi piantarlo alla prima cosa che non li convince. Del resto i nostri rappresentanti non fanno altrettanto?

 

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