Maggioranza che sostiene il governo Draghi ai ferri corti. I temi che fanno alzare pericolosamente la temperatura tra Pd e M5S da una parte e Lega dall’altra sono quelli dello ius scholae e della legalizzazione della cannabis. I partiti di centrosinistra sembrano intenzionati a portare avanti queste due misure, arrivate all’esame dell’aula di Montecitorio. Ma il segretario del Carroccio Matteo Salvini, insieme a tutto il suo partito, si oppone con forza, arrivando a minacciare persino la crisi di governo.
“Mentre gli italiani hanno problemi di stipendi e pensioni basse, di mutui che salgono e bollette sempre più care, PD e 5 Stelle vogliono approvare due leggi su droghe libere e cittadinanza facile per gli immigrati. – attacca Salvini durante l’incontro con i suoi deputati – Inammissibili forzature, siamo il primo partito della maggioranza. Così non si può andare avanti. Mi sembra evidente la volontà della sinistra di far saltare il governo. Mentre noi in Senato stavamo approvando l’equo compenso, alla Camera Pd e 5 Stelle hanno imposto ius soli mascherato e droga libera”, ribadisce il leader leghista.
Una proposta, quella su ius scholae e cannabis, che nella Lega bollano come una “forzatura di Pd e M5S, una volgare provocazione che mette a rischio la maggioranza di governo”. Qualcuno si chiede: “E le baby gang come quelle del Garda? Diamo subito la cittadinanza a tutti? La metà dei reati commessi da minorenni, sono in capo a immigrati”.
“Abbiamo fatto presente oggi alla riunione dei capigruppo che per noi era inaccettabile portare temi così divisivi che sono fuori dall’agenda del governo alla discussione. – afferma il capogruppo del Carroccio Riccardo Molinari – Anche perché credo che sarebbe molto complicato e difficile spiegare ai cittadini come la Lega, che è arrivata a Roma con un mandato elettorale totalmente diverso da quello di fare approvare lo ius soli o la liberalizzazione delle droghe, si occupi di questi temi. Abbiamo sollevato la questione, la risposta della sinistra è stata arrogante. Cioè ci è stato fatto presente che, visto che hanno i numeri, vogliono andare avanti. Nei confronti di questo atteggiamento è evidente che abbiamo aperto una riflessione politica e ci aspettiamo di capire dai capi dei rispettivi partiti e anche dal governo cosa si intende fare. Così non si può andare avanti”, conclude.
Potrebbe interessarti anche: Cannabis, l’ira di Salvini con una giornalista: “Lei è libera di farsi le canne”