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Salvini, proprio lui, oggi dà degli “spioni da citofono” agli assistenti civici

Nella recente polemica sugli assistenti civici, 60 mila volontari che secondo i piani del governo collaboreranno con Protezione Civile e Comuni per aiutare a far rispettare le norme anti-Covid, anche Matteo Salvini ha voluto dire ovviamente la sua, buttandosi a gamba tesa nella polemica. Lo ha fatto a modo suo, via Facebook, scrivendo: “Ma occupatevi degli italiani senza lavoro, senza stipendio, senza cassa integrazione. Occupatevi di mutui, di affitti, di bollette, di riaprire le scuole in sicurezza e non di inventarvi i guardiani della rivoluzione, gli spioni dell’aperitivo, i controllori al portone e al citofono degli italiani”.

Un passaggio che molti utenti hanno subito rilanciato, ricordando al leader della Lega come soltanto pochi mesi fa, all’epoca della campagna elettorale per le Regionali in Emilia-Romagna, lo stesso Salvini era impegnato in una citofonata a una famiglia tunisina nella periferia di Bologna. Per la precisione il 21 maggio 2020, quando il Capitano si presentava in una palazzina alla ricerca di un presunto spacciatore, segnalatogli da una signora in strada, di 17 anni.“Buonasera. Lei è al primo piano? Ci può far entrare? Perché ci hanno segnalato una cosa sgradevole, ci hanno detto che da lei parte lo spaccio del quartiere. Giusto o sbagliato?”. Di fronte alle polemiche che lo avevano travolto, Salvini aveva risposto in quel caso: “C’è una denuncia che ha fatto la signora ed è nostra intenzione seguirla. Ho citofonato a un signore che è stato segnalato come presunto spacciatore per chiedergli se spaccia o se non spaccia. A che titolo l’ho fatto? In qualità di cittadino”Ma come, si chiedono gli utenti, quel Salvini che ora chiede fiducia nei cittadini e rigetta qualsiasi figura ulteriore di controllo per evitare il riprendere del contagio a causa di comportamenti irresponsabili è lo stesso che si precipitava ad accusare un ragazzino di traffico di droga in diretta Facebook? “Con che coraggio ora parla di spioni dell’aperitivo?”.

Salvini ha puntualizzato: “Sessantamila volontari civici ad inseguire la signora Maria o il signor Filippo per vedere dove vanno e cosa fanno… Dai, un po’ di fiducia, gli italiani hanno dimostrato intelligenza, buon senso, rispetto, generosità, solidarietà. Se proprio si devono prendere 60mila volontari per controllare e per spiare, mandiamoli fuori dalle stazioni dove spacciano. Mandiamoli nei parchi dove si spaccia. Mandiamoli fuori dagli uffici postali dove rapinano gli anziani che ritirano la pensione. Lasciamo stare gli italiani”. Insomma controlli sì, ma solo come dice lui. Che gran peccato che sia all’opposizione.

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