Il mese decisivo, nella strategia di Matteo Salvini, sarà quello di gennaio. Trentuno giorni durante i quali il Capitano si giocherà le sue carte migliori nel tentativo di raggiungere il suo obiettivo, mettere fine al governo Conte bis e riportare il Paese al voto, un voto che teoricamente lo vede come il favorito assoluto. Per rafforzare il suo piano, il Capitano si lancerà nell’ennesimo tour de force incontrando gli elettori in giro per l’Italia, soprattutto in quell’Emilia Romagna chiamata a eleggere il suo nuovo governatore. Ma non solo.
Nell’agenda di Salvini, svela Dagospia, ci sono infatti anche tanti incontri con
influenti ambienti istituzionali internazionali, su tutti quelli americani e israeliani. L’obiettivo è creare una forte rete di contatti che possa favorirlo nella rincorsa al ruolo di premier italiano, al quale punta ormai da tempo. “Vincere le elezioni non basta” ripetono a via Bellerio. Tutto pronto, dunque, per la grande offensiva di gennaio. Chi conosce bene Salvini sa che ora sta giocando il tutto per tutto.
“Dopo il rifiuto di un governo Draghi ‘per il bene del paese’ e dopo le voci di possibili grane giudiziarie in arrivo, non resta che spingere il piede sull’acceleratore; meglio tornare al più presto nella stanza dei bottoni ed evitare mesi di pericoloso logoramento”. Dopo il rientro dalle ferie si apriranno così ufficialmente le porte ai transfughi pentastellati e scatterà una grande offensiva mediatica: il leader concederà interviste mirate alla grande stampa internazionale, cercando di scavalcare quella nazionale così da dare all’estero un’immagine diversa di sé.
A spingere Salvini ad accelerare, una lunga serie di fattori. Le crisi costanti del governo giallorosso, gli ammiccamenti di Matteo Renzi. Ma soprattutto la paura per i guai giudiziari in arrivo e per la lenta ma costante erosione di voti da parte di Giorgia Meloni, che continua giorno dopo giorno a rosicchiargli percentuali. Meglio muoversi, e in fretta, prima di trovarsi in secondo piano rispetto all’alleata.
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