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Il delirio di Salvini: “Quel missile serviva per colpire me”. E la Digos lo smentisce subito

Il ministro degli Interni Matteo Salvini è in preda a un evidente delirio di mitomania, onnipotenza e onnipresenza. Si è rigirato l’ennesima frittata, ma stavolta gli è andata male. Dopo aver provato a far credere a tutti che Savoini non sapeva neanche chi fosse, nonostante c’erano milioni di prove (infatti poi è stato costretto ad ammettere che hanno un rapporto che va avanti da 25 anni), adesso ha provato a dire a tutti che il missile sequestrato ai gruppi di estrema destra serviva per fare un attentato a lui.

Il missile e le armi sono stati scoperti in un hangar nei pressi dell’aeroporto di Rivanazzano Terme (Pavia), nel corso di un’indagine della Digos di Torino e sequestrati a un gruppo neonazista. Salvini ha detto: “L’ho segnalata io. Era una delle tante minacce di morte che mi arrivano ogni giorno”.

“I servizi segreti parlavano di un gruppo ucraino che attentava alla mia vita. Sono contento sia servito a scoprire l’arsenale di qualche demente”. Il leghista ha rilanciato la notizia anche sui social, in un post col quale ha ringraziato le forze dell’ordine: “Le indagini seguite alla denuncia di un potenziale attentato da parte di stranieri contro di me, hanno portato alla scoperta di un arsenale di armi e a degli arresti di neonazisti. Grazie alle Forze dell’Ordine, io vado avanti senza paura: insulti e minacce mi danno solo più forza!”.

Su questo retroscena del ministro non ci sarebbe però alcun riscontro. I successivi accertamenti della Digos, secondo quanto si apprende, non hanno appunto trovato riscontro sull’ipotesi attentato, ma hanno permesso di intercettare soggetti che hanno combattuto a fianco delle milizie di estrema destra in Ucraina e, contestualmente, un traffico d’armi che ha portato all’arresto di tre persone.

Subito è partita l’ironia sui social (che stavolta non abboccano alla balla di Salvini) e delle opposizioni. “Sull’arsenale trovato al gruppo di neonazisti a Torino, Salvini dice che è merito suo ma fonti giudiziarie lo smentiscono”, il commento di Chiara Gribaudo, vicepresidente deputati Pd.

“Non è un buon periodo per il ministro dell’Interno, smentito sulla mancata conoscenza di Savoini, smentito dal premier Conte, oggi smentito anche dalla Digos. Nascondersi dietro le bugie non è mai una buona scelta, ma se a farlo è un ministro della Repubblica la cosa diventa gravissima. Salvini è un bugiardo conclamato?“.

 

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