Il leader della Lega Matteo Salvini, in crisi profonda di consensi e visibilità, insiste nella sua strategia di cavalcare l’onda più becera dei social e torna a chiedere “risposte” al governo sul riscatto di Silvia Romano. Non solo, Salvini critica il governo anche per la gestione del rilascio di Silvia Romano. Nel dibattito interviene anche il padre della giovane, Enzo Romano, che in un’intervista al Quotidiano nazionale ha chiarito: “Silvia non è andata in Africa per diventare un’icona, è partita perché era quello che sentiva nel cuore. Penso che, come lei ci siano, tanti ragazzi che si danno da fare per il prossimo e che sono in prima linea per conquistare il mondo che vorrebbero: un mondo diverso e più giusto”.
Salvini però non ci sta e rilancia: “Ieri era la Festa della Mamma e quindi della gioia per quella famiglia. Quando si libera una ragazza di 24 anni dopo 18 mesi è il momento della festa. Certo, qualche domanda deve avere una risposta”, commenta Salvini a Rtl 102.5. Ho letto – ha aggiunto il leader della Lega – che si è convertita all’Islam. Ricordo che in Kenya l’Islam è fuorilegge ed è punito con la prigione (falso, perché in Kenya vige la libertà di culto e i musulmani sono una minoranza importante. Inoltre la conversione di Silvia Romano è avvenuta in Somalia, ndr), e i soldi del riscatto sarebbero stati incassati da questa organizzazione terroristica, Al-Shabaab, che coi suoi attentati ha ucciso centinaia di persone”.
Un’informazione, quest’ultima, per nulla verificata. Infine, Salvini ha aggiunto: “Io al ritorno avrei tenuto un atteggiamento più sobrio da parte delle istituzioni, un profilo più basso. Penso che un ritorno più riservato avrebbe evitato pubblicità gratuita a livello mondiale a questi infami che nel nome della religione hanno ucciso centinaia di persone”.
Si è dimenticato, però, di prendere le distanze da tutti i leghisti, alcuni dei quali ricoprono anche importanti cariche istituzionali, che hanno vomitato commenti choc sui social contro la ragazza. Ma gli italiani, forse, qualcosa hanno incominciato a capirla, e stando ai sondaggi la Lega è scesa ancora. Il 5 maggio il partito di Salvini era dato al 24,9%. Una discesa infernale.
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