Qualcuno sta ipotizzando che un essere di strana natura si sia impossessato di Matteo Salvini. Perché è irriconoscibile, dice l’opposto di tutto quello che ha sostenuto per anni contro Euro, Europa, Draghi… E ora, addirittura, fa il pro-migranti e dice di non curarsi dei Decreti Sicurezza. “Le bandiere le lascio a Repubblica, io mi occupo di fatti e di vita reale”. Non sembra che il leader della Lega abbia preso un granché bene le domande sui decreti sicurezza di Carmelo Lopapa, giornalista proprio di Repubblica. Cosa è successo? Matteo Salvini saluta il premier incaricato Mario Draghi dopo il secondo giro di consultazioni e inizia il suo discorso davanti ai giornalisti.
Come ricostruisce nextquotidiano, “finito il monologo in cui tutto sommato ha confermato la sua svolta europeista e il suo endorsement all’ex numero uno della Banca Centrale Europea, iniziano le domande. Ai quesiti, almeno alla maggior parte, risponde con non risposte, cercando di non dare troppe spiegazioni ai temi cari a lui (e ai suoi elettori). Poi tocca a Carmelo Loapapa di Repubblica: ‘Non la sentiamo più parlare di ripristino dei decreti sicurezza da poco riformati, è una bandiera che avete ammainato definitivamente?’. E lui, stizzito e con l’atteggiamento di chi non sa incassare la frecciatina abbozza un risposta”…
“Le bandiere le lascio a Repubblica“. E avanti così, fino a sostenere di volere sull’immigrazione una politica europea, con l’Italia che dovrebbe comportarsi come Francia, Spagna e Germania. Ma questa non è l’unica “bandiera” (come le ha definite bene il collega di Repubblica), a cui Matteo Salvini sta rinunciando. L’immigrazione? “Il modello è quello europeo”. La Flat tax? “A noi basta che non aumentino le tasse. E il professor. Draghi ci ha rassicurati su questo. Non aumenteranno, anzi”, ha risposto.
In Europa con i sovranisti o con il Ppe? “Non lo so, alle 18.30 parlerò con i colleghi di Bruxelles, come posso fare a dire ora che indirizzo si prenderà in Europa”. Orban? “Per quanto riguarda l’immigrazione se dovessi applicare le politiche di Orban in Italia sarei accusato delle peggiori nefandezze”. E poi: “A me sta cuore stare in Europa ma difendo l’orgoglio italiano”.
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