Matteo Salvini torna a sparare sul governo Draghi e pronuncia una frase che è quasi una sentenza, la famosa spina da staccare che ormai è sempre più dietro l’angolo. Due indizi fanno un prova. Prima dice che questo governo, con questa maggioranza, non è in grado di fare le riforme, e poi spinge per mandare Mario Draghi al Quirinale. Cosa vuol dire? È molto semplice: “promuovere” il premier per levarselo di torno, data la sua ingombranza, e arrivare così a Palazzo Chigi. Incassato il proscioglimento per il caso di Nave Gregoretti, il Capitano spiega i suoi piani in un’intervista a Repubblica. E la sua strategia diventa chiara. (Continua a leggere dopo la foto)
“Tanto non sarà questa maggioranza a riformare giustizia e fisco. La ministra Cartabia può avere le idee chiare, ma se sei in Parlamento con Pd e 5S, per i quali chiunque passa lì accanto è un presunto colpevole, è dura…”, esordisce Salvini. L’affermazione serve a coprire la reale intenzione, cioè di non lasciare spazi per le riforme al governo Draghi allo scopo di andare alle elezioni, sfruttando la fine del mandato di Mattarella. Il leader della Lega dice di avere tutta l’intenzione di continuare a stare dentro quest’esecutivo anomalo “come atto di amore verso il Paese” ma solo “per garantire salute e lavoro”. (Continua a leggere dopo la foto)
Quanto ai tempi, Salvini afferma che non vuole “dare scadenze a Draghi”. Ma se il premier intenderà candidarsi per il Quirinale “avrà nella Lega un sostegno totale: non lo stesso appoggio, credo, troverà da parte del Pd che ha almeno dieci pretendenti al Colle”. Poi torna a picchiare anche sul ddl Zan: “C’è un’eccessiva… vaghezza nel diritto penale, e questo è un problema”, ha aggiunto, “proprio per questo noi siamo contrari al ddl Zan”. (Continua a leggere dopo la foto)
Conclude Salvini: “Il ddl Zan lascia nelle mani dei giudici il decidere che cosa è politicamente corretto e che cosa è reato. Un giudice può decidere se è un reato che io dica di essere contrario alle adozioni per le coppie omosessuali. In questo senso, il tema è esattamente lo stesso”.
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