Matteo Salvini sarebbe stato strattonato da una ragazza che gli avrebbe strappato sia la camicia che la catenina che portava al collo. A denunciare l’accaduto è stato il sottosegretario della Lega Guglielmo Picchi, che attraverso il proprio account Twitter ha raccontato le disavventure del Capitano, già da tempo al centro di contestazioni durante la sua campagna elettorale in giro per la Toscana, Regione chiamata al voto il prossimo 20 e 21 settembre per eleggere un nuovo governatore.
L’episodio sarebbe accaduto al leader della Lega Matteo Salvini poco dopo il suo arrivo a Pontassieve, una delle tappe del suo tour elettorale in provincia di Firenze. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che hanno identificato la giovane, che sarebbe risultata una ventenne originaria del Congo. Picchi aveva scritto attraverso i social: “Salvini è stato aggredito a Pontassieve da una facinorosa militante antifascista che gli ha strappato camicia e rosario. I veri democratici”.
Sarebbero ancora in corso accertamenti da parte della questura che parla di una persona “in evidente stato di alterazione psico-fisica”. Secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine, non si sarebbe trattato di un gesto programmato ma di una reazione istintiva alla vista del leade della Lega. In base a quanto emerso dai primi accertamenti, la giovane, che stava tornado a casa dal lavoro, si sarebbe trovata casualmente in mezzo ai sostenitori della Lega che erano intorno a Salvini. A questo punto ne avrebbe approfittato per avvicinarsi a Salvini e afferrarlo per la camicia. L’episodio, spiega sempre la polizia, sarebbe del tutto sganciato dalla manifestazione di protesta contro Salvini che pure era in corso a Pontassieve, alla quale stavano partecipando alcune decine di antagonisti.
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