A poche ore dal vertice del centrodestra a Villa Grande, residenza romana di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini inizia a scoprire le carte nella partita per il Quirinale. Il leader della Lega rilascia alcune dichiarazioni importanti al Villaggio Olimpico di Roma, a margine di una iniziativa elettorale a sostegno di Simonetta Matone, in vista delle elezioni suppletive previste per domenica prossima. Secondo Salvini, dopo 30 anni in cui è stata la sinistra “a dare le carte”, è giunto ora il tempo che sia il centrodestra a condurre il gioco.
“Dopo 30 anni, il centrodestra ha una occasione storica di fare una scelta di assoluto livello che non sia necessariamente di sinistra. – dichiara Salvini da Roma – Per 30 anni è stata la sinistra a dare le carte. Diciamo che dopo 30 anni, anche al Quirinale il centrodestra penso che abbia tutti i titoli, oltre che i numeri, per fare la sua partita”.
Insomma, secondo Matteo Salvini “nessuno può dire ‘Berlusconi no, tu no’. Perché è stato presidente del Consiglio per tre volte. Io sono al lavoro perché voglio dare agli italiani una immagine di efficienza”, promette il leader del Carroccio che rinnova anche l’appello alla compattezza del centrodestra. “Centrodestra compatto e convinto nel sostegno a Berlusconi. Non si accettano veti ideologici da parte della sinistra. Spero che nessun segretario e nessun partito si sottraggano al confronto ed alla responsabilità”, aveva messo in chiaro solo il giorno prima.
Adesso si attende l’esito del summit di Villa Grande. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni per il momento, al contrario di Salvini, non si sbottona. La fedeltà del suo partito rispetto alla candidatura del fondatore di Forza Italia al Quirinale dovrebbe essere scontata. Ma non è detto che alla fine anche il centrodestra, come sospetta Vittorio Sgarbi, non debba fare i conti con suoi i franchi tiratori.
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