Shabbar Abbas era rientrato in Pakistan subito dopo la scomparsa di sua figlia, la diciottenne Saman, che viveva con lui e la sua famiglia a Novellara, in provincia di Reggio Emilia.
L’uomo è stato raggiunto nel Punjab, in Pakistan, con un ordine di cattura internazionale emesso dalla procura di Reggio Emilia. Dovrà rispondere della scomparsa e del probabile omicidio della figlia, per il quale era ricercato insieme alla moglie, che risulta ancora latitante, e ad altri tre parenti che si trovano già in carcere.
A scatenare la furia omicida della famiglia sarebbe stato il divieto di frequentare un ragazzo italiano invece di una persona già individuata per il matrimonio. La scoperta della frequentazione della giovane è avvenuta tramite una foto che ritraeva i due giovani compagni mentre si scambiavano un bacio.
La ragazza aveva inviato al suo fidanzato una lista delle persone che avrebbero potuto ucciderla e che l’avevano già minacciata, e in quel foglio c’erano molti nomi dei parenti più stretti. Quest’estate un video delle camere di sicurezza presenti nella zona dell’abitazione della famiglia Abbas avevano documentato la sua partenza da casa nella notte del 1 maggio 2021 con uno zainetto in spalla. I suoi famigliari tornano nell’abitazione poco dopo senza di lei.
Non esistono trattati di estradizione con il Pakistan, ma solo alcuni accordi di cortesia, per cui a breve dovrebbe cominciare la trattativa per riportare in Italia Shabbar Abbas. Il processo che vede imputati i cinque parenti di Saman dovrebbe avere inizio il 10 febbraio 2023, a più di due anni dalla scomparsa della ragazza.