Il “poverello” di Assisi ne ha fatta di strada da quando camminava scalzo sul monte La Verna. Lui, che ha rinnegato una vita di lussi e agi per andare incontro ad un cammino semplice, fatto di natura e contemplazione, mai e poi mai avrebbe immaginato che nel mondo moderno avesse potuto dialogare con più gente di quanta ne aveva conosciuta in tutta la sua vita.
Ci ha pensato il convento di Assisi a metterlo in contatto con il mondo intero, quel Sacro Convento dedicato alle spoglie del Santo nel 1228, anno della sua canonizzazione. Dalla vita medioevale, specialmente quella che conduceva Francesco, i tempi sono cambiati. Adesso siamo iperconnessi grazie alle nuove tecnologie con le quali interagiamo 24 ore su 24. E possiamo farlo anche con chi non c’è più, proprio come il Santo di Assisi, per il quale il Sacro Convento ha aperto una pagina su Facebook che conta oltre 650mila mipiace e una profilo ufficiale di Twitter con 14.300 follower. Il nome è quello vero, Francesco Bernardoni, e proietta due dirette al giorno da 13mila visualizzazioni alla volta.
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Il Santo più amato nel mondo
Un record proprio come se San Francesco fosse un “influncer” dei nostri giorni. Evidentemente c’è bisogno di tornare alla spiritualità delle cose semplici e cercare una guida che ci allontani dal materialismo imperante.
Dopo Facebook e Twitter, il Poverello di Assisi è sbarcato ufficialmente anche su Instagram. La sala stampa del Sacro Convento ha inaugurato l’ennesimo debutto social visto il seguito di persone in tutto il mondo. Con questi numeri, Roberto Pacilio, della sala stampa, ha commentato: “È proprio il caso di dirlo: San Francesco non è solo il santo più amato dagli italiani, ma il più amato al mondo. Al primo posto delle nazioni con maggiori connessioni alla cripta troviamo l’Italia, a seguire gli Stati Uniti e la Germania. Chiudono la speciale classifica gli Emirati Arabi, il Bangladesh e il Senegal con un accesso. È chiaro il desiderio che hanno in tanti di avvicinarsi al Poverello. È imponente la domanda di spiritualità che emerge dal cuore di milioni di uomini e donne: sono più di 200 al giorno le preghiere di affidamento inviate e che i frati portano sulla tomba del Santo”.
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202 paesi al mondo collegati al sito ufficiale
Mai nessuno ha avuto un successo mediatico come quello di San Francesco. La pagina Facebok era stata inizialmente creata per una specie di passaggio tecnico al fine di mantenere attiva la pagina ufficiale San Francesco d’Assisi. Ma da un espediente tecnologico, il successo reale è stato enorme. Lo confermano anche le visualizzazioni della webcam, posizionata sulla Basilica di Assisi e accesa 24 ore su 24 sulla tomba del Santo, che è arrivata a contare circa 18 milioni di accessi con 202 Paesi collegati in tutto il mondo, ben 5 milioni di MB utilizzati e quasi 16.000 ore di connessione in soli tre mesi. Anche Instagram aggiunge un’ulteriore opportunità di seguire il Santo in veste fotografica, permettendo una diversa accessibilità rispetto al sito web www.sanfrancesco.org che, ad oggi, registra 9 milioni di accessi al mese. Altro che blogger o influncer, questo è un vero successo spiritual oltre che social.