Ieri è venuta a mancare all’età di 90 anni, Sandra Milo. Oggi in Campidoglio a Roma è stata allestita la camera ardente per consentire un ultimo saluto all’attrice a chi le voleva veramente bene. Fra tutti i presenti, i due figli di “Sandrocchia”: Debora Ergas e Ciro De Lollis. Entrambi hanno pronunciato parole toccanti. Ma sono le rivelazioni di Ciro sugli ultimi momenti della madre a far stringere il cuore.
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Le parole di Debora Ergas
“Mia madre è stata prima di tutto una madre, una donna libera, una grande testa. – questo il ricordo di Sandra Milo di Debora Ergas, stretta al fratello Ciro De Lollis – Sono una giornalista anche io e tante volte mi sono ritrovata dall’altra parte della barricata, come voi. Oggi sono di qua. Ringrazio il sindaco Gualtieri che ha voluto rendere questo omaggio a mia madre che vive a Roma da sempre. È qui che ha trovato la sua fortuna, il suo successo, ma soprattutto l’amore del pubblico. Mia mamma ha sempre condiviso tutto: gioie, dolori, ascese, insuccessi, perché nella vita ci sono anche quelli. Ha pagato sempre in prima persona per i suoi errori. E non si è mai vantata delle sue conquiste”.
“Il cinema a volte la ha osannata, a volte l’ha dimenticata, così come altri ambiti artistici, ma noi sappiamo che lei ha seminato solo amore, generosità. – prosegue la figlia di Sandra Milo – Se ne è andata da questo mondo senza neanche una casa di proprietà, perché ha sempre donato quello che ha guadagnato a chi ne aveva più bisogno. Perché è una donna che è stata sfollata durante la guerra, è cresciuta con una madre, una nonna, una sorella, ed è stata capo famiglia di se stessa e del resto della sua famiglia sin dall’età di 12 anni. Da allora fino all’altro ieri, ha sempre lavorato. Non si è mai fermata, ha cresciuto tre figli in assoluta solitudine”.
“Questo per noi è stato un esempio infinito di dignità, di indipendenza, di testa libera, perché mia madre ha sempre combattuto per le battaglie civili, per gli ultimi, contro la violenza alle donne negli anni ’60 quando nessuno ancora ne parlava, per il diritto al divorzio, per l’autodeterminazione delle donne, per il diritto alla carriera e agli stipendi uguali. Perfino per il fine vita si è battuta, perché ognuno avesse l’autodeterminazione di andarsene da questo mondo come e quando volesse. E per i diritti degli animali: mamma ha salvato due cani che ora sono a casa e tutto ieri hanno pianto”.
“Mia madre è stata prima di tutto una madre, una donna libera, una grande testa, una donna di cultura che nonostante la guerra le abbia impedito di ottenere un titolo di studio, non ha mai passato un giorno della sua vita senza leggere. Fino a quando gli occhi lo glielo hanno permesso, cioè fino a pochi giorni fa, ogni mattina ha chiesto la sua copia cartacea del Corriere della Sera. Voglio ringraziare tutti i giornalisti che hanno detto cose molto carine su di lei, i programmi televisivi, la mia meravigliosa Rai e Alberto Matano che, lui solo, sapeva quanto lei stesse male ma ha tenuto la notizia per sé. Da oggi sei mio fratello”, conclude poi Debora Ergas.
Ciro: “Le ho stretto la mano fino all’ultimo respiro”
“È stata una mamma sincera, vera, molto presente con noi. – ecco poi la rivelazione di Ciro – Una parte di me se n’è andata lassù con lei. Era bella, dolce apprensiva e con una pazienza fuori dal comune. Ha fatto qualsisia cosa per noi. Le ho stretto la mano fino all’ultimo”.