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Sanità, il Governo si rimangia la promessa: salta la stabilizzazione dei precari. Sarà sciopero

Salta la stabilizzazione dei precari nella Sanità, sciopero nazionale. Un’altra promessa del governo che scompare dai decreti legge. In questo caso è il cosiddetto Decreto Bollette a far sparire le risorse per il personale medico e della ricerca sanitaria. Il testo approvato dalle commissioni Finanze e Affari Sociali è arrivato all’esame della Camera, ma è stato poi rinviato. Tagliata proprio la parte che riguarda la stabilizzazione dei precari di Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e Istituti zooprofilattici sperimentali (Izs). I sindacati proclamano lo stato di agitazione.
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Salta la stabilizzazione dei precari nella ricerca e nella sanità
Salta la stabilizzazione dei precari nella ricerca sanitaria

Decreto Bollette, scompare la stabilizzazione dei precari nella Sanità

Ecco com’è stato possibile che sia saltata la stabilizzazione dei precari nella Sanità dal Decreto Bollette. La norma 16-bis che prevedeva la stabilizzazione è saltata per i problemi finanziari rilevati dal Servizio di Bilancio della Camera. “Ancora una volta prevale l’aspetto bassamente burocratico in una vicenda che ormai assume toni grotteschi: ci sono i soldi per pagare il personale con contratti a tempo determinato, ma non ci sono per assumerli a tempo indeterminato. Perché, a quanto sembra, il ministero della Salute non è in grado di fornire i dati della platea coinvolta”. Questa la nota amara rilasciata dalla Fp Cgil.

“Abbiamo pensato che finalmente si sarebbe concretizzata per la prima volta la possibilità di procedere alla stabilizzazione di questo personale. Purtroppo la Commissione Bilancio ha espresso parere negativo sull’emendamento. Il presidente della Commissione Finanze bene ha fatto a prendere posizione, parlando di un impegno vincolante da parte del Governo sulla stabilizzazione. Ora però serve coerenza nei fatti e non solo nelle parole”. “Fp Cgil non farà mancare l’appoggio a lavoratrici e lavoratori. Annunciamo fin d’ora lo stato di agitazione e intensificheremo le iniziative di protesta da mettere in campo insieme alle altre organizzazioni sindacali”.
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Nell’immediato, come Fp Cgil, daremo seguito alla nostra iniziativa legale messa in campo in queste settimane, che prevede la messa in mora delle amministrazioni degli Irccs, degli Izs e del ministero della Salute per il riconoscimento di quanto dovuto ai lavoratori della ricerca che in questi anni hanno prestato la loro attività con contratti atipici senza tutele previdenziali e indennitarie. Le adesioni alla nostra iniziativa sono state moltissime circa 800 su una platea di 1200, e già dai prossimi giorni partiranno le prime diffide nei confronti di alcuni istituti”.

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