C’era una volta la ministra della Salute Giulia Grillo che allontanò 30 membri del Consiglio superiore di Sanità, organismo di primo livello scientifico che annovera scienziati di chiara fama… Inizia così un’altra favola a 5Stelle della saga “Democrazia 2.0”. La decisione, si viene a sapere oggi da Corrado Zunino su Repubblica, è stata preceduta da un’attività di dossieraggio interna al ministero che doveva servire a indicare gli scienziati più “compromessi” con la politica per allontanarli; poi, siccome non si potevano allontanare soltanto alcuni, la ministra Grillo ha cacciato i trenta.
Il documento è stato richiesto dalla ministra, spiegano a Repubblica due fonti dei Cinque Stelle, direttamente alla capogruppo della commissione Sanità alla Camera, Celeste D’Arrando, diploma di tecnico di laboratorio, tre anni da badante e poi formatrice di venditori di assicurazioni ai call center.
Il testo è stato quindi diffuso, a scioglimento avvenuto, in una chat riservata dei membri pentastellati delle commissioni Affari sociali e Sanità (Camera e Senato). Il documento, una parziale e raffazzonata inchiesta sui membri del Css, è stato ispirato da fonti aperte e ha messo nel mirino sei membri su trenta. Primo bersaglio è stato il vicepresidente del Consiglio superiore, Adelfio Elio Cardinale, professore di Radiologia all’Università di Palermo. Colpevole, sottolinea il testo, di essere sposato “con Magistrato Palma”.
S’intende Anna Maria Palma, già procuratore a Palermo e Caltanissetta, “precedentemente direttrice dell’Ufficio di gabinetto dell’ex ministro Schifani”. Del professor Francesco Bove, docente di Anatomia Umana alla Sapienza di Roma, la enquiry mette in evidenza come sia iscritto all’Ordine dei giornalisti, elenco pubblicisti: ne viene offerto il numero di tessera segnalando che scrive per Repubblica. Ahi, ahi!
Il professor Bove è stato, piuttosto, un collaboratore di Paese Sera, L’Unità e del Secolo XIX. Negli Anni Settanta. Ancora, il professor Placido Bramanti, ordinario di Scienze mediche applicate all’Università di Messina, “è stato candidato alle amministrative in Sicilia”. Uh, perbacco! Si legge nel documento: “Inizialmente presentatosi come indipendente apartitico, ha poi rivelato l’appoggio pieno del centrodestra”. Rivelato, sì. C’è un capitoletto riservato al professor Antonio Colombo, luminare della Cardiologia che ha lavorato negli ospedali di Stamford e della Columbia University.
“Nessun attivismo politico”, s’affretta a spiegare l’indagine, ma il professore di Medicina e Chirurgia ha il torto “di essere uno dei medici che ha operato Berlusconi”. Eh, si sa, doveva farlo crepare secondo i 5Stelle. L’epurazione, comunque, alla fine riguarderà tutti e trenta i nominati dal ministro della Salute. Giulia Grillo avrebbe preferito allontanare solo i sei membri con pedigree politico, ma il regolamento non lo ha consentito.
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