Tra poco meno di due ore comincerà l’edizione numero 73 del Festival della canzone italiana di Sanremo, eppure si conosce già il nome del vincitore. Si grida allo scandalo o alle doti preveggenti di qualcuno? Oppure, nell’edizione del 1992, uno come Cavallo Pazzo è a conoscenza del complotto per far vincere qualcuno? Niente di tutto questo, parliamo delle scommesse e delle quote dei bookmakers.
>>>>>Sanremo, Chiara Ferragni devolve il suo compenso
Sanremo 2023, le quote dei bookmakers
Sono ventotto i big in gara quest’anno, in un mix davvero eterogeneo di vecchissime glorie come i Cugini di Campagna e di dominatori delle classifiche teen come Lazza. In mezzo, tante sorprese, dal ritorno di Giorgia a quello di Paola e Chiara; dalla riappacificazione degli Articolo 31 segnali che i nineties sono ormai definitivamente entrati nella categoria “diversamente giovani”, fino al pericolosissimo gender fluid “spacciato” da Rosa Chemical.
Insomma, per il quarto anno consecutivo il direttore artistico, Amadeus, servirà al pubblico televisivo una pietanza di sicuro successo fatta delle giuste dosi di boomerismo e zoomerismo, infarcite di colori, riflessioni, grottesco, alto e basso, e soprattutto una cosa sempre meno facile con il moltiplicarsi di device e piattaforme: cinque giorni di ipnosi nazionalpopolare che nemmeno i mondiali di calcio.
Sanremo 2023, chi lo vince secondo i bookmakers
Ed eccoci ad annunciare i vincitori del Festival di Sanremo 2023, già alla prima serata, neanche fossimo gli Statuto. Secondo le quote Sisal, a vincere sarà Marco Mengoni con il suo “Due vite”, e due vittorie, dunque, potenziali. Seguono a pari merito, e a poca distanza, il piagnucolante del 2020, Ultimo, con “Alba” e Giorgia con “Parole dette male”.
Snai ed Eurobet invertono il podio Sisal, assegnando la vittoria a Ultimo e gli altri due posti agli altri. Snai assegna anche il premio della critica: Colapesce e Dimartino con “Splash”. A poca distanza un momentaneamente redivivo Gianluca Grignani con “Quando ti manca il fiato”.
Le quote sono spesso ondivaghe e si modificano visibilmente con l’avanzare della serata. Negli ultimi tre anni, comunque, non ci hanno mai preso. Imprevedibile Amadeus o prevedibile Italia, “La terra dei cachi?“.
Leggi anche: Mauro Corona affossa Sanremo: “Finti perbenisti”, No a Zelensky in Rai, sì a Orsini? È rivolta