Sanremo, sulle polemiche del voto ora interviene direttamente Marcello Foa, presidente della Rai: “C’è stata una sproporzione, un chiaro squilibrio tra il voto popolare e una giuria composta da poche decine di persone che ha provocato le polemiche. Questo è il vero punto che deve farci riflettere. Questo sistema funziona o no? Va corretto chiaramente anche perché il pubblico si senta rappresentato”.
Poi, inaspettatamente, coccola il format di Baglioni: “Il dato che più mi ha colpito è che abbiamo avuto un livello di partecipazione sui social, ma anche nei dati d’ascolto, da parte dei giovanissimi che mancava da tanti anni”.
E ancora: “Soprattutto le ragazze sono state incantate da Sanremo. E questo è molto importante perché Sanremo è un punto di raccolta dello spirito nazionale e deve rimanere tale per tanti anni a venire. È l’aspetto più incoraggiante per tutti noi” ha sottolineato il presidente della Rai. Poi, Foa ha attaccato il monologo genitori-figli di Claudio Bisio…
“Sono confortato perché vedo ogni giorno delle famiglie, dei ragazzi veramente splendidi. Dei genitori che mettono veramente l’anima nel far crescere in modo armonioso i propri figli. Però questa società italiana non viene quasi mai rappresentata. Non voglio polemizzare con Bisio. Però il punto non è un padre molto autoritario o molto permissivo. Non è questa la realtà. La realtà è equilibrare e cercare di essere buoni genitori”.
Foa, facendo così un bilancio del Festival di Sanremo 2019, ha di fatto sostenuto le critiche fatte ieri dal Vicepresidente del Consiglio dei ministri Luigi Di Maio che aveva detto, affidando i propri pensieri a un post su Facebook diventato subito virale: “La canzone che più mi piace di Sanremo è questa”, aveva scritto linkando la copertina di Abbi cura di me di Simone Cristicchi, “e ho sperato che vincesse. Non sono mai stato fan di Cristicchi, ma questa canzone la sto ascoltando all’infinito su Spotify”.
E ancora: “Mi piace davvero tanto ma più che sulle canzoni preferite di ognuno, vedo che c’è un gran dibattito sul vincitore di Sanremo perché la giuria, composta da critici musicali del ‘calibro’ di Beppe Severgnini e la sala stampa hanno totalmente ribaltato il risultato del televoto. Non ha vinto quello che voleva la maggioranza dei votanti da casa, ma quello che voleva la minoranza della giuria, composta in gran parte da giornalisti e radical chic”.
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