Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà ospite in video collegamento al Festival di Sanremo nella serata finale di sabato 11 febbraio. A dare per primo la notizia è stato Bruno Vespa mentre era ospite di Mara Venier nella puntata di Domenica In del 15 gennaio scorso. E così Zelensky potrà aggiungere alla sua già lunga lista di partecipazioni ad eventi internazionali di ogni tipo, non solo politico, anche il fiore all’occhiello della presenza al Festival della canzone italiana. Non tutti però hanno preso con filosofia questo annuncio. Tra questi c’è anche Vauro Senesi. Il vignettista del Fatto Quotidiano ci va giù duro contro il numero uno di Kiev e anche contro la direzione artistica di Sanremo.
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L’annuncio di Vespa: Zelensky a Sanremo
“Zelensky so che voleva venire a Sanremo, in collegamento naturalmente. Ho parlato con Amadeus, e gli ho potuto dire, caro Presidente lo aspettiamo per la serata finale del Festival di Sanremo”. Sono queste le parole utilizzate da Bruno Vespa per comunicare in anteprima durante Domenica In l’invito dei vertici del Festival di Sanremo a Volodymyr Zelensky per testimoniare ancora una volta le sofferenze che il suo popolo sta vivendo a causa della guerra con la Russia. Lo stesso Vespa qualche giorno dopo, il 17 gennaio, sarà protagonista di una lunghissima intervista fatta allo stesso Zelensky direttamente a Kiev, dove il giornalista italiano si è recato appositamente.
La reazione di Vauro
“Trovo che sia una scelta squallida. – dichiara Vauro all’Adnkronos parlando dell’invito a Sanremo a Zelensky – Zelensky è il leader di un paese in guerra, il mainstream italiano lo continua a dipingere come l’eroe in maglietta, sembra un personaggio di un fumetto. Questo invito diventa una propaganda bellica in un momento in cui c’è bisogno di parlare di diplomazia, di cessate il fuoco e di pace. Quello che dice Zelensky è solo ‘armi, armi’, sembra che nel suo vocabolario non ci siano altri termini”.
Il vignettista inoltre non esclude di prendere parte personalmente alla manifestazione annunciata dai movimenti pacifisti contro l’intervento in diretta video del presidente ucraino al Festival, programmata per sabato 11 febbraio. “Se riesco parteciperò. – assicura Vauro – Ho firmato anche l’appello affinché questo invito a Zelensky fosse ritirato, se non ci riuscirò gli manderò una mia vignetta. Penso che ci sia bisogno di tutto meno che alimentare la propaganda bellica. Tra un po’ a Zelensky gli faranno fare anche le previsioni del tempo”, conclude poi con una battuta.
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