Anche l’edizione del Festival di Sanremo di quest’anno si è conclusa portandosi dietro un’eco di polemiche e dibattiti che hanno animato le conversazioni ben oltre l’arena della musica italiana. La competizione, che ha visto la vittoria di Angelina Mango nonostante il dominio nel televoto di Geolier, ha sollevato questioni sul peso delle giurie e sul meccanismo di voto.
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Geolier, con il brano “I p’ me, tu p’ te”, ha conquistato il pubblico a casa raggiungendo il 60% delle preferenze al televoto, una percentuale che di solito preannuncerebbe una vittoria schiacciante. Tuttavia, gli altri concorrenti, sebbene distanziati, hanno offerto prestazioni notevoli: Angelina Mango con “La noia” ha ottenuto il 16.1% delle preferenze, seguita da Gahli con “Casa mia”, Annalisa con “Sinceramente” all’8%, e Irama con “Tu no” al 7,5%.
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Nonostante il favore popolare, è stata la decisione delle giurie della Sala Stampa e delle Radio a ribaltare il risultato, assegnando la vittoria finale a Mango. Questa discrepanza tra il voto popolare e quello delle giurie tecniche ha acceso le polemiche tra i sostenitori dei vari artisti, in particolare tra quelli di Geolier, che hanno visto sovvertito il voto di una maggioranza schiacciante di telespettatori.
Le reazioni sui social non si sono fatte attendere, tra chi accusa il Festival di essere tornato “all’epoca dei call center”, dove pochi voti potevano decidere le sorti della competizione, e chi invece critica il meccanismo di voto che permette alle giurie di avere un peso decisivo sul risultato finale. La polemica ha toccato anche il tema delle SIM acquistate appositamente per il televoto, con commenti ironici sulla loro riutilizzabilità in future edizioni del Festival.
In questo scenario di dibattiti accesi, emerge la questione fondamentale del ruolo del televoto in competizioni di questo tipo e della rappresentatività delle decisioni prese dalle giurie tecniche. Mentre alcuni fan si chiedono il senso di mantenere il televoto se poi a decidere sono le giurie, altri riflettono sull’importanza di bilanciare le diverse forme di apprezzamento artistico.
Il Festival di Sanremo si conferma, quindi, non solo una vetrina della musica italiana ma anche uno spaccato di opinioni, passioni e polemiche che riflettono la complessità di equilibrare gusto popolare e valutazioni tecniche. Resta da vedere come questa edizione influenzerà le future regole del Festival, in un’epoca in cui la voce del pubblico è più forte e articolata che mai.
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