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“Vado al mare, sono una deputata”. Multata l’ex grillina No Vax sulla strada per Ostia

Fa davvero discutere in queste ore la vicenda di Sra Cunial, ex Movimento 5 Stelle e esponente della frangia No Vax. Stavolta a far parlare di sé non sono le sue posizioni contro i vaccini (seppure in piena emergenza coronavirus) ma una condotta a dir poco dubbia. “Sono una parlamentare e nell’esercizio delle mie funzioni sto andando al mare”. Una delle prime multate a Roma, a un posto di blocco anti scampagnata della polizia municipale è stata lei, Sara Cunial, deputata eletta col Movimento 5 Stelle poi espulsa, e ora nelle fila del gruppo misto. La vicenda la ricostruisce Repubblica. Pizzicata sulla sua macchina, da sola, all’inizio della via del Mare, una delle arterie che collega la capitale al suo litorale, l’onorevole ha tentato di convincere la pattuglia di servizio che il giorno di Pasquetta stesse andando al mare per lavoro.

Ha anche specificato la commissione di cui fa parte, la XIII, Agricoltura – e prima ancora l’VIII Ambiente, territorio e lavori pubblici. Ma agli agenti della polizia locale quella di Sara Cunial è comunque sembrata una scusa, anche alla luce del fatto che ieri il Parlamento era chiuso. E così nei suoi confronti è scattata la sanzione da 248 euro prevista dal decreto. In prima battuta pare avesse detto di voler raggiungere il mare, poi si è subito corretta spiegando di doverlo fare per motivi istituzionali, essendo parlamentare in carica.

Ora la sua pratica è passata al Comando generale dove sarà deciso se oltre alla sanzione economica Sara Cunial sarà denunciata, visto che, malgrado la sanzione, ha tirato dritto per la sua strada, compilando l’autocertificazione, raggiungendo quindi il litorale invece di fare dietrofront e tornare a casa. Eletta nel 2018 col Movimento 5 Stelle la deputata quarantenne, una delle più convinte no vax, fu espulsa una prima volta a pochi mesi dalla sua vittoria in Parlamento per un post pubblicato sul suo profilo Facebook in cui paragonava le vaccinazioni a un “genocidio gratuito”.

Perdonata dai probiviri, fu di nuovo e definitivamente cacciata il 17 aprile dello scorso anno quando intervenendo sulla questione della xylella e degli ulivi pugliesi, definì la linea del M5S “uno scempio in nome e per conto delle agromafie”. Da allora passò al gruppo misto ma a quanto pare non si occupa nello specifico della questione coste laziali che in questo particolare momento storico, non è una priorità del Paese, né un’emergenza tale da dover eseguire sopralluoghi nel giorno di Pasquetta.

 

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