Alla fine ha prevalso la linea voluta dal governo. Soprattutto dal fronte pentastellato, che più di quello leghista aveva fin da subito caldeggiato l’idea di affidare a Salini Impregilo, insieme a Fincantieri e Italferr, il compito di ricostruire il ponte Morandi sulla base del progetto di Renzo Piano. Il commissario Marco Bucci ha infatti alla fine deciso di appoggiare la proposta portata avanti dal Movimento sin dai giorni subito successivi alla tragedia del crollo.
Su tutte c’è infatti l’azienda Cimolai, specializzata in grandi costruzioni e al lavoro a Taranto per costruire i parchi minerari dell’Ilva. Anche in caso di ricorsi, comunque, non dovrebbero scattare richieste di sospensiva, escludendo così ritardi alla ricostruzione del ponte genovese.Per quanto riguarda le tempistiche, nel contratto è indicato un tempo di esecuzione di 12 mesi, progettazione compresa, a partire dalla consegna di tutte le aree dissequestrate. La possibilità di vedere il ponte rinascere già nel 2019 dipende quindi dai tempi di dissequestro da parte della magistratura genovese. La demolizioni dei tronconi del Morandi, invece, è stata già avviata il 15 dicembre ed è affidata alla cordata Fagioli, Fratelli Omini, Vernazza Autogru, Ipe Progetti e Ireos.