Non è ancora ufficiale, ma le Sardine hanno in mente un colpo ad effetto per chiudere la campagna elettorale per le elezioni regionali in Emilia Romagna: un flash mob al Pepeete, il bagno dove Salvini da ministro dell’Interno ballava con le cubiste, beveva mojito e apriva la crisi di governo. Era agosto, le immagini del leader leghista ancora ministro dell’Interno in spiaggia tra cocktail, selfie e l’inno di Mameli, hanno fatto il giro del mondo. Così il movimento sta pensando di fare il verso, in modo ironico, all’ex ministro in costume da bagno. Il flash mob si terrà sabato – autorizzazioni permettendo – alla vigilia del voto in Emilia Romagna per le Regionali.
Un tuffo prima delle urne. “Noi abbiamo già vinto riportando la gente nelle piazze”, commenta entusiasta Mattia Santori, il portavoce delle Sardine, conteso tra una dichiarazione ai giornalisti e un selfie, “la nostra speranza è che queste piazze si traducano in partecipazione politica”. Dopo il successo di Bologna, la partecipazione sembra esserci davvero: gente da tutta la regione ma anche da fuori, da Brescia, da Como “perché noi sappiamo come governa la destra”, dalla Puglia. Che poi diventino voti nelle urne, chissà.
In larga parte l’anima delle Sardine è di centrosinistra, e allora il candidato dovrebbe essere il dem Stefano Bonaccini, che da lontano manda un abbraccio, ma qui nessuno lo cita, è una piazza che può aiutarlo da cui lui è completamente assente, “è l’unico che neanche per vie traverse ha mai provato a contattarci”, rivela Santori, mentre qualcuno “dei Cinque stelle anche di spicco lo ha fatto”. Ma il pensiero resta sempre e solo uno: battere Salvini e arrestare l’avanzata della Lega.
Per questo il flash mob al Pepeete potrebbe suonare come il vero colpo del k.o. E se l’ex ministro della propaganda accuserà la botta, la sconfitta alle urne sarà più che certa. Ma dopo questa notizia, sicuramente, Salvini starà già pensando a una contromossa ad effetto. Staremo a vedere.
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