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Scandalo ginnaste, Maccarani e Tishina sotto inchiesta

Farfalle in subbuglio. La ginnastica ritmica italiana è sconvolta dal deferimento, da parte della Procura federale della Federginnastica, dell’allenatrice delle atlete azzurre, Emanuela Maccarani, e della sua assistente Olga Tishina. Le due sono infatti finite sotto inchiesta nell’ambito dell’indagine su presunti maltrattamenti ai danni di giovani ginnaste. Si tratta, per ora, solo di un provvedimento di giustizia sportiva, che precede quello della giustizia ordinaria, la quale però è ancora ferma alle indagini preliminari. Alla Maccarani e alla sua assistente è contestata la violazione dell’art. 2 del regolamento di Giustizia e Disciplina, in relazione all’art.7 del Codice Etico FGI e all’art.2 del Codice di Comportamento Sportivo del Coni.   

In sostanza, l’allenatrice e la componente del suo staff sono accusate di aver adottato, negli anni scorsi, “metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità, ponendo in essere pressioni psicologiche e provocando in alcune ginnaste l’insorgere di disturbi alimentarie psicologici”. Entro 20 giorni le due potranno presentare la loro linea difensiva e potranno anche essere ascoltate, poi il tribunale federale emetterà la sentenza: le due rischiano dall’ammenda alla sospensione da 15 giorni a due anni, fino al caso più grave della radiazione.  

Le due, in ogni caso, in attesa della giustizia ordinaria e delle prese di posizione di quella federale, nonostante il deferimento sono tornate al lavoro con le Farfalle per preparare i prossimi impegni internazionali.

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