Non gira proprio bene, ultimamente, a Giorgia Meloni, travolta dalle critiche per la scelta di portare avanti un’opposizione tutt’altro che costruttiva nei confronti del premier Giuseppe Conte e del suo governo in un momento di gravi crisi per il Paese. E ormai nel mirino degli utenti a ogni post condiviso in rete, compresi quelli lontani dalla sfera politica. Leggere per credere quanto accaduto a seguito della pubblicazione di un messaggio che la vedeva elogia pubblicamente gli integratori alimentari deLight dell’azienda LiposuxTen.
La Meloni si era lanciata in uno scatto celebrativo che la vedeva impugnare in mano il prodotto e inviare ai fan un sorriso, con tanto di ringraziamento alla ditta. Un’occasione perfetta, verrebbe da pensare, per eleggere la leader di Fratelli d’Italia a proprio testimonial d’eccezione. E così l’azienda ha deciso di fare sul serio, con tanto di messaggi in cui l’onorevole viene elogiata per “
la luminosità del suo viso, la compattezza della sua pelle, la tonicità del suo viso”. Apriti cielo.
Nel giro di pochi minuti ecco infatti che la pagina dell’azienda è stata prontamente inondata di critiche. Alcune più discrete, con gli utenti a suggerire di non utilizzare politici per le proprie campagne. Altre molto più dure, con paroline non proprio gentili e la promessa alla LiposuxTen di non acquistare mai più loro prodotti. Alla fine, l’azienda si è trovata costretta a innestare la retro.
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L’immagine incriminata è stata infatti rimossa, con successive spiegazioni agli utenti: “
Lo abbiamo fatto non per ideologia, ma innanzitutto perché è una donna che tiene alla forma e si sacrifica nel mantenerla”. Meglio, insomma, stare attenti in questi tempi burrascosi: non sempre avere un onorevole dalla propria può rivelarsi una mossa vincente. Soprattutto se risponde al nome di Giorgia Meloni.
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