Le forze politiche che formano la coalizione di centrodestra sembrano avvicinarsi sempre di più all’accordo sui nomi dei ministri che comporranno il nuovo governo targato Giorgia Meloni. Secondo un retroscena pubblicato dal Corriere della Sera, pare proprio che la leader di Fratelli d’Italia e quello della Lega, Matteo Salvini, abbiano trovato la quadra per uno dei ministeri più pesanti: quello dell’Interno, rivendicato finora per sé dallo stesso Salvini.
“Nelle consultazioni di questi giorni tra la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e gli alleati del centrodestra, l’intesa per affidare a Salvini un ministero diverso dal Viminale è ormai raggiunta”, scrive Fiorenza Sarzanini sul Corriere. E, infatti, più o meno contemporaneamente il leader leghista si trovava a Varese per partecipare all’assemblea provinciale del Carroccio.
Ed è in questa cornice che Salvini decide di sciogliere alcuni dei nodi che stanno rallentando l’annuncio della formazione del nuovo governo. Di fronte ad una base in subbuglio, che torna a chiedere l’autonomia delle regioni del Nord da Roma, Salvini alza subito la posta dichiarando che al suo partito dovranno andare sicuramente il ministero degli Affari regionali (che dovrebbe occuparsi proprio di autonomia) e quello della Famiglia e Natalità, altro cavallo di battaglia dei salviniani.
Non è chiaro al momento se sarà proprio lui a ricoprire uno di quei due ruoli. Ma a rafforzare questa ipotesi ci sono i nomi che secondo il Corriere sono destinati a giocarsi la poltrona del Viminale. In caso di un tecnico, la scelta di Giorgia Meloni dovrebbe ricadere sul prefetto di Roma Matteo Piantedosi. Ma al momento l’ipotesi più probabile porta il nome della senatrice leghista Giulia Bongiorno, già avvocato di Giulio Andreotti. Un bel colpo comunque per Matteo Salvini che a quel punto potrebbe accontentarsi di un altro ministero.
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