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Sconto al ristorante del 20%: la misura nel dl Agosto per incentivare i consumi

Conto più leggero al ristorante, con uno taglio allo scontrino del 20%. È questa, secondo quanto apprende l’Ansa, l’ipotesi che si sta facendo strada per introdurre con il decreto agosto un incentivo ai consumi. Il rimborso arriverebbe direttamente sul conto o sulla carta, o, in alternativa, registrandosi a una apposita app. L’apposito sconto si applicherebbe alle spese da settembre a dicembre e il meccanismo di ristoro potrebbe anche essere mensile. Tra le ipotesi allo studio anche quella di aumentare il rimborso per le spese al ristorante nei centri storici. Il bonus per gli acquisti con carte di credito e bancomat per dare una spinta ai consumi, non sarà solo per bar e ristoranti, ma anche per arredo, abbigliamento e calzature. Un meccanismo che incentiverà quindi i pagamenti elettronici, rispolverando il piano cashless del governo, e allo stesso tempo prevedendo sconti sui prodotti per sostenere le filiere più colpite dall’emergenza Coronavirus.

Secondo il Corriere della Sera, l’idea è semplice quanto ambiziosa. Restituire il 20% del conto pagato in ristoranti e trattorie, con carte di credito o bancomat, nel periodo tra settembre e novembre. La proposta porta la firma di due viceministri del Movimento 5 Stelle, Stefano Buffagni allo Sviluppo economico e Laura Castelli all’Economia. Potrebbe incrociarsi con quella fatta dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini (Pd) per sostenere le città d’arte e i centri storici.
Senza i turisti stranieri, i ristoranti hanno sofferto ancora di più. E per questo il bonus potrebbe essere rafforzato, per arrivare al 25% del conto. Non ci sarebbe un limite di reddito per sfruttare il bonus. Ma ci dovrebbe essere un tetto massimo per la somma recuperabile, ancora da definire.
Una misura simile è stata lanciata a Londra dal Cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak, che ha inaugurato un programma che prevede uno sconto del 50% nei locali, fino a un massimo di 10 sterline, dal lunedì e mercoledì: sarà il governo, entro cinque giorni, a pagare la differenza a ristoranti e pizzerie.

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