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Scontrino fiscale cartaceo addio: cosa cambierà a partire dal 1 luglio? Al Fisco tutti i dati online in tempo reale

Addio al vecchio scontrino fiscale: a distanza di 36 anni dalla sua introduzione l’Italia si prepara a mandare in pensione il vecchio formato cartaceo insieme ai vecchi registratori di cassa analogici. A partire dal 1 luglio di quest’anno infatti, con il nuovo Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019, entrerà in vigore lo scontrino elettronico o telematico per i commercianti al dettaglio con un volume d’affari annuo superiore ai 400mila euro, e che sarà poi esteso a tutti gli esercizi di commercianti ed artigiani a partire dal 1° gennaio 2020. Secondo quanto stabilito dal decreto 119/2018, i negozianti dovranno provvedere a sostituire gli attuali registratori di cassa analogici con quelli digitali, o adattare quelli in uso con un software, per renderli collegati direttamente all’Agenzia delle Entrate. Tutti i dati trasmessi potranno poi essere visualizzati dal contribuente nel proprio cassetto fiscale sul sito delle Entrate.

Il “foglietto” di carta con cui si uscirà dai negozi non avrà quindi più nessuna valenza fiscale ma solo commerciale, e servirà per eventuali sostituzioni e garanzie. Per chi dovrà acquistare o adeguare i registratori di cassa telematici all’emissione del nuovo scontrino elettronico, trasmissione dei corrispettivi e per la lotteria scontrini, è previsto anche un credito d’imposta del 50%, tenendo in considerazione che il costo medio di un nuovo registratore di cassa digitale è di circa 800 euro.
Grazie allo scontrino digitale tutti gli incassi della giornata verranno inviati telematicamente all’Agenzia delle Entrate. In questo modo si potranno confrontare istantaneamente le uscite (le vendite) e confrontare l’Iva incassata e quella pagata per il magazzino. Per i clienti l’archiviazione digitale dello scontrino elettronico, tra i vari usi, comporterà anche il sui utilizzo come garanzia digitale sui prodotti acquistati e quello della conservazione per la presentazione in dichiarazione dei redditi per le detrazioni fiscali. Questo meccanismo di trasmissione dati per via telematica è analogo a quello che oggi usiamo per le farmacie.

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